Autonomia, chiuse le audizioni: Ddl Calderoli testo base per esame al Parlamento. Zaia: “Governo Meloni ha accelerato la riforma”

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Roberto Calderoli

Si è chiuso martedì 6 giugno 2023 il ciclo di audizioni sul disegno di legge di attuazione dell’Autonomia in Italia. Il disegno di legge del Governo, ovvero il ddl Calderoli, sarà il testo base che sarà esaminato in Parlamento.

“La riforma compie un ulteriore passo avanti – ha detto il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, al termine della seduta della commissione Affari Costituzionali -. Abbiamo ascoltato ogni sorta di posizione e raccolto elementi più che sufficienti.

È stato scelto il ddl del Governo come testo base per l’esame del Parlamento, che continua ad essere pienamente coinvolto in questo percorso. La scadenza per la presentazione degli emendamenti è fissata al 22 giugno, con l’inizio della discussione generale a partire da mercoledì prossimo. Insomma, tutto procede come da programma. L’autonomia è una sfida di responsabilità e trasparenza nell’interesse dei cittadini, per garantire un’Italia efficiente e senza più sperequazioni. Questo è l’obiettivo mio e del Governo, che contiamo di portare a casa quanto prima”, ha concluso Calderoli.

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha commentato la chiusura delle audizioni parlando di “momento di crescita del dibattito” sul tema dell’autonomia e sottolineato come con l’avvento del Governo Meloni il processo di riforma ha subito una consistente accelerazione.

“Siamo arrivati all’adozione del disegno di legge in Commissione, testo che proseguirà il proprio iter parlamentare in Commissione e successivamente alle Camere. Questo – ha aggiunto Zaia – dà la dimensione di quello che significa mantenere la parola data ai cittadini. Ricordo che in Veneto, 2 milioni 273 mila cittadini il 22 ottobre del 2017 sono andati a votare e hanno espresso un voto favorevole al referendum sull’autonomia. Ma questa riforma ora sta diventando, finalmente, patrimonio dell’intero Paese”.

In merito va ricordato che molte voci, partitiche e sindacali, si sono alzate contro l’autonomia disegnata da Calderoli e dall’attuale Governo. Nei prossimi giorni, sono in programma molte manifestazioni di piazza per protestare. Italia Oggi riferisce che “secondo un sondaggio dell’Istituto Noto, la maggioranza degli italiani (60%) ritiene che con questo provvedimento si allarghi il divario tra le regioni settentrionali e quelle meridionali”.