Autonomia differenziata, premier Meloni prende impegni e governatore Veneto Zaia ringrazia per la sensibilità

809
Giorgia Meloni autonomia differenziata decreto unico covid
Giorgia Meloni

“Parallelamente alla riforma presidenziale, intendiamo dare seguito al processo virtuoso di autonomia differenziata già avviato da diverse regioni italiane secondo il dettato costituzionale e in attuazione dei principi di sussidiarietà e solidarietà, in un quadro di coesione nazionale”.

Le parole della premier italiana Giorgia Meloni, nell’ambito del discorso alla Camera dei deputati per la fiducia alimentano le speranze dei veneti che nel nuovo governo di Centrodestra a trazione Fratelli d’Italia riponevano speranze per un obbiettivo inseguito da anni.

Poi Giorgia Meloni ha aggiunto: “Per la provincia di Bolzano tratteremo del ripristino degli standard di autonomia che nel ’92 hanno portato al rilascio della quietanza liberatoria Onu”.

Immediato il commento del presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia: “Come veneti – ha detto – ringraziamo Giorgia Meloni per la sensibilità dimostrata. Nel suo discorso per la fiducia davanti alla Camera la Presidente ha espresso l’intenzione di dar seguito al processo di autonomia differenziata già avviato. Si tratta di un indirizzo e di una presa di impegno davvero importante.

Una presa di impegno davvero significativa questa di Giorgia Meloni, in linea con l’impegno preso con i veneti e con tutti i cittadini italiani che han creduto che la Costituzione sia il punto di riferimento per ogni riforma. Lo è ancor più per l’autonomia.

I padri costituenti infatti, tra essi Luigi Einaudi, nel 1948 dicevano che ad ognuno bisogna dare l’autonomia che gli spetta. Penso quindi – ha aggiunto Zaia – che nel percorso dell’autonomia differenziata non facciamo altro che mostrare il massimo rispetto per la Costituzione, per i padri costituenti, per i cittadini che hanno sostenuto questo governo e che chiedono riforme, con in testa i veneti che hanno sostenuto il referendum sull’autonomia che ha portato alle urne 2.273.000 persone”.