Autonomia, una partita dall’esito non scontato. Toscano (Psi Vicenza) e Fantò (Psi nazionale): “Non si può dividere il Paese”

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Autonomia regionale
Autonomia regionale

Sono trascorsi ormai più di cinque anni dal referendum consultivo sull’autonomia che anticipò la campagna elettorale per le politiche del 2018 – scrivono nella nota che pubblichiamo Giuseppe Maria Toscano (segretario provinciale Psi Vicenza) e Luca Fantò (Direzione nazionale PSI) -. Sono trascorsi più di cinque anni e diversi Governi di diverso colore e ora che qualcosa si sta muovendo, emerge la cruda realtà, una realtà che noi socialisti in Veneto e in Italia, denunciamo dal 2017. Le richieste di chi da diversi lustri governa il Veneto e che delineano di fatto una “secessione dei ricchi”, tra Regioni ricche e meno ricche, tra cittadini abbienti e meno abbienti, trovano inevitabilmente ostacoli di carattere costituzionali e di bilancio.

Noi socialisti siamo tradizionalmente sostenitori di un’autonomia territoriale che valorizzi i meriti di ogni cittadino offrendo ad ognuno pari possibilità in uno spirito di solidarietà e coesione nazionale. Impossibile rivendicare per un territorio un trattamento fiscale di favore, impossibile mettere in dubbio il carattere unitario del Paese e quindi del sistema di istruzione pubblico, strumento fondamentale di equità ed uguaglianza.

Noi socialisti riteniamo che non si debba incidere sul vincolo della unità del Paese e neppure creare condizioni tali che cittadini della stessa Regione godano di opportunità e possibilità diverse.

Ci sono livelli di prestazione che non possono essere raggiunti semplicemente fissandone i parametri sulla carta di una legge approvata a maggioranza e spesso controvoglia, per obbedienza alla linea di partito o per convenienza elettorale.

Ecco quindi emergere, seppur in bozza, i pareri della Commissione bilancio del Senato, ecco i partiti di opposizione prendere coraggio e criticare l’inserimento di alcune materie nella riforma, ecco i distinguo all’interno delle forze che sostengono il governo Meloni ed ecco la richiesta di modifica degli articoli 116 e 117 della Costituzione superare il numero necessario di firme raccolte per poter essere presentata al Parlamento.

Esistono quindi nel Paese forze politiche e sociali consapevoli e in grado di percepire il rischio che noi italiani stiamo correndo. È grazie ad esse che la partita non ha un esito scontato.

 

Giuseppe Maria Toscano                                                 Luca Fantò

Segretario provinciale PSI Vicenza                             Direzione nazionale PSI