
La notizia che il bacino sul torrente Onte, secondo l’aggiornamento del cronoprogramma di IricavDue, non vedrà l’apertura dei cantieri prima del 2028, ha provocato una decisa reazione da parte di Francesco Rucco, ex sindaco di Vicenza e consigliere comunale di Fratelli d’Italia. Il bacino sul torrente Onte, infrastruttura da 10 milioni di euro, è considerato un’opera strategica per la difesa idraulica della città e del territorio circostante. Progettato per contenere le piene e ridurre il rischio di allagamenti, è strettamente collegato anche alle esigenze della linea ferroviaria ad Alta Velocità. Originariamente previsto per il 2024, l’avvio del cantiere è già stato rinviato più volte a causa di ricorsi e lungaggini autorizzative. Rucco mette in evidenza che l’opera non può più attendere: «Ogni anno perso – dichiara – significa lasciare la città esposta a rischi idraulici elevati, con il pericolo concreto di eventi alluvionali che metterebbero in ginocchio famiglie e imprese».
L’esponente FdI chiama in causa l’attuale amministrazione: «Il sindaco Possamai sta facendo ogni tentativo possibile per evitare il disastro o sta in silenzio di fronte a rinvii su rinvii, senza far sentire la sua voce con la forza necessaria? Mi auguro di vederlo in prima linea a Roma e a Venezia per difendere la sicurezza idraulica della città. Non basta lamentarsi: serve un’azione decisa e quotidiana».
Rucco annuncia il suo impegno diretto per sbloccare l’opera: «Come consigliere comunale e già sindaco di Vicenza, mi attiverò per sollecitare il governo e in particolare il Ministero delle Infrastrutture. Bisogna superare subito gli ostacoli burocratici – conclude – e accelerare le procedure: la sicurezza dei cittadini e delle imprese deve venire prima di tutto».