
Bilancio 2024 Banca delle Terre Venete approvato all’unanimità: più credito, più raccolta e un CET1 al 31,5% che conferma la solidità della banca. Oltre 3 milioni erogati per iniziative culturali, sociali e ambientali
L’Assemblea Ordinaria dei Soci della Banca delle Terre Venete, riunitasi oggi a Treviso, ha approvato all’unanimità il bilancio d’esercizio 2024. Un bilancio che, pur in un contesto economico ancora segnato da incertezze globali, fotografa una banca in forte salute patrimoniale, in espansione e sempre più radicata nel tessuto socio-economico del territorio.
L’infografica che sintetizza i principali risultati del bilancio 2024 della Banca delle Terre Venete: utile netto, margini, finanziamenti, solidità patrimoniale e contributi al territorio, tutti indicatori di una crescita sostenuta e radicata nelle comunità locali.

I numeri parlano chiaro: l’utile netto è salito a 47,8 milioni di euro, sostenuto da un margine di intermediazione che ha superato quota 120 milioni. In crescita il margine d’interesse (+5,5%) a 89,7 milioni e le commissioni nette, che sfiorano i 32 milioni (+6%). Risultati che consolidano la reputazione della banca come una delle più solide del sistema creditizio italiano, con un CET1 ratio che tocca il 31,5%, ben oltre i requisiti regolamentari.
Particolarmente rilevante l’impegno nel credito: i finanziamenti alla clientela superano 1,87 miliardi di euro (+5,4% sul 2023), con oltre 432 milioni erogati nell’anno (+15%). In controtendenza rispetto alla generale contrazione del credito a livello nazionale, la banca conferma la propria vocazione mutualistica a sostegno dell’economia reale, in particolare di famiglie e PMI.
Il direttore generale Eugenio Adamo commenta con soddisfazione: «Anche il 2024 si chiude con risultati importanti, frutto del nostro approccio prudente e della vicinanza alle esigenze concrete del territorio. Il nostro modello di banca cooperativa si dimostra ancora una volta vincente».
Importanti anche i risultati nella gestione del rischio: il rapporto di crediti deteriorati scende al 2,7% lordo e allo 0,5% netto, mentre la copertura degli NPL sale all’81,5%, ben oltre la media nazionale. Positivi anche i dati sulla raccolta, che cresce del 4% fino a toccare i 4,7 miliardi di euro, segno tangibile della fiducia dei clienti.
Il numero dei clienti attivi ha superato quota 106.200 (+1,1%), dato che rafforza la percezione di una banca in espansione ma capace di conservare uno stile di relazione personale e di prossimità.
Il presidente Gianfranco Sasso sottolinea un altro dato fondamentale: «Oltre 3 milioni di euro sono stati destinati a iniziative culturali, ambientali e sociali. È il segno concreto di come la nostra banca non sia solo un motore economico, ma un attore civico, parte integrante del territorio. Il credito cooperativo nasce per questo: per restituire valore a chi ci sceglie ogni giorno».
Dalla cultura all’ambiente, passando per il sociale e lo sport, sono circa 600 le iniziative sostenute nel corso dell’anno, spesso in collaborazione con enti locali, associazioni e realtà del volontariato. Un impatto capillare che fa della Banca delle Terre Venete un partner strategico per la crescita sostenibile delle comunità in cui opera.
«Continuiamo a investire anche nell’innovazione tecnologica – conclude Adamo – ma sempre nel solco di quella relazione umana che resta la cifra distintiva del nostro modo di fare banca. Una crescita responsabile, che non rincorre la finanza fine a se stessa, ma genera valore condiviso».