Una barca che trasportava migranti è affondata nel Mar Egeo

496
barca

A est dell’isola di Karpathos nel Mar Egeo, le autorità greche hanno avviato un’operazione di ricerca e salvataggio dopo che una barca che trasportava decine di migranti è affondata durante la notte tra martedì e mercoledì.

La guardia costiera ha fatto sapere che 29 persone, tutti uomini, sono state salvate dal mare a sessantuno chilometri dall’isola greca sud-orientale situata tra Rodi e Creta. Le persone soccorse provenivano dall’Afghanistan, dall’Iraq e dall’Iran e hanno spiegato alle autorità che in totale a bordo erano tra sessanta e ottanta.

I soccorsi hanno detto che la barca era salpata dall’area di Antalya, sulla costa meridionale della Turchia e puntava all’Italia quando ha cominciato ad avere difficoltà in mare.

La rotta marittima più comune per i richiedenti asilo provenienti dal Medio Oriente, dall’Asia e dall’Africa era passare dalla Turchia alle vicine isole greche, ma con le autorità locali che hanno aumentando i pattugliamenti nell’Egeo e di fronte a notizie ripetute e persistenti di deportazioni sommarie – che le autorità greche negano – di nuovi arrivati ​​​​in Turchia senza consentire loro di richiedere asilo, molti hanno cominciato a costeggiare le isole greche, tentando di raggiungere direttamente l’Italia, pur affrontando un viaggio ben più lungo e pericoloso.

Sessantaquattro persone sono morte nel Mediterraneo orientale da gennaio, afferma l’Organizzazione internazionale per le migrazioni.

Fonte The Vision

Karpathos, in italiano Scarpanto, il punto di riferimento geografico per le ricerche, è insieme alla più meridionale isola di Caso, si trova sulla via marittima che collega Rodi a Creta. Le due isole segnano il limite sudorientale del mar Egeo

Esiste l’ipotesi che il cognome italiano Scarpa, ma anche alcune sue forme derivate  (Scarpanti, Scarpato, Scarpati, eccetera) tragga origine proprio dal nome dell’isola di Scarpanto, che dal XIV secolo al 1538 fece parte dello Stato da Mar Veneziano e dalla quale si ipotizza alcuni abitanti si trasferirono nell’isola di Pellestrina, della laguna veneta, dando il nome a una parte di città. Ancora oggi il cognome Scarpa rimane uno dei quattro più diffusi nella località lagunare.