
Quattro giovanissimi, di età compresa tra i 13 e i 16 anni, sono stati identificati e denunciati dai Carabinieri della Compagnia di Bassano del Grappa con l’accusa di rapina e lesioni personali aggravate.
Il provvedimento è l’esito delle indagini condotte a seguito di una violenta aggressione avvenuta lo scorso settembre ai danni di un tredicenne all’interno del parco pubblico “Ragazzi del ‘99”.
I fatti risalgono al tardo pomeriggio del 28 settembre 2025. Secondo quanto ricostruito dai militari, la vittima si trovava presso il luna park itinerante allestito nell’area “Prato 1”. Qui il ragazzino è stato avvicinato da un gruppo di cinque coetanei che, con fare minaccioso, hanno iniziato a pretendere denaro per acquistare i biglietti delle giostre.
Inizialmente la vittima, intimorita, ha ceduto alle richieste. Quando però si è opposto a ulteriori pretese, è stato colpito con alcuni schiaffi e costretto a seguire il branco all’interno del vicino parco “Ragazzi del ‘99”. Dopo una breve discussione, il gruppo è passato all’azione: il tredicenne è stato spinto con forza a terra, finendo contro un masso, e poi colpito ripetutamente con calci e pugni alla schiena. Gli aggressori si sono dileguati pochi istanti prima dell’arrivo di una pattuglia dei Carabinieri, allertata per una lite tra giovanissimi. Il minore è stato soccorso dal personale del 118 e trasportato in ospedale, dove è stato dimesso con una prognosi di cinque giorni per le lesioni riportate.
Le indagini, condotte dalla Stazione Carabinieri di Bassano, sono partite dalla denuncia sporta dai genitori della vittima due giorni dopo l’accaduto. Fondamentali sono stati i dettagli forniti dal tredicenne, che ha permesso agli inquirenti di incrociare le descrizioni con i dati dell’anagrafe comunale e degli istituti scolastici del territorio.
Un tassello decisivo per l’identificazione è arrivato dal monitoraggio del web. I militari hanno acquisito due filmati che circolavano su alcune piattaforme social: i video ritraevano i momenti dell’aggressione e le prime fasi dei soccorsi, il tutto montato con una colonna sonora di musica trap. Una macabra forma di “auto-celebrazione” che, secondo gli investigatori, testimonia ulteriormente il comportamento antisociale dei giovanissimi, intenti a vantarsi pubblicamente del gesto compiuto.
Grazie al riconoscimento fotografico effettuato sia dalla vittima che dai suoi amici presenti ai fatti, i Carabinieri sono risaliti a quattro dei cinque componenti del branco. I minori sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Venezia. Restano invece in corso le attività per identificare il quinto complice rimasto ignoto.
Il Comando dei Carabinieri precisa che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza degli indagati sarà definitivamente accertata solo in caso di sentenza irrevocabile di condanna.









































