
Un cittadino marocchino di 38 anni, irregolare sul territorio nazionale e senza fissa dimora, è stato denunciato dalla Polizia di Bassano del Grappa per ricettazione e indebito utilizzo di strumenti di pagamento. L’uomo è sospettato di aver usato il bancomat sottratto a un giovane di Bassano del Grappa dopo un’aggressione violenta.
Il fatto risale all’una circa di sabato 1° novembre 2025. Una donna ha allertato il 113 riferendo che il figlio, mentre rientrava, era stato colpito al capo con un corpo contundente a pochi metri da casa, perdendo i sensi per circa due ore. Trasportato al Pronto Soccorso, la vittima si è accorta, una volta ripresi i sensi, di essere stata rapinata di bancomat, smartphone e altri effetti personali, pur non ricordando dettagli dell’accaduto.
La madre del giovane ha poi riscontrato che con il bancomat erano stati effettuati alcuni pagamenti presso locali pubblici del centro cittadino. Gli Agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Bassano del Grappa hanno contattato i gestori degli esercizi e, visionando le immagini di videosorveglianza, hanno riconosciuto il 38enne cittadino marocchino, precedentemente controllato sotto vari alias.
L’uomo, rintracciato successivamente in un ricovero occasionale di Bassano del Grappa, non è stato denunciato per il furto con aggressione in quanto non è stato possibile raccogliere elementi sufficienti per identificarlo come autore della rapina denunciata dalla vittima. Sono comunque in corso accertamenti per la raccolta di video di possibile interesse investigativo e il Questore di Vicenza sta valutando l’applicazione di adeguate misure di prevenzione a carico del soggetto.
38enne denunciato a Bassano: i precedenti e l’annullamento dell’espulsione
La posizione del 38enne è aggravata da una lunga serie di precedenti di Polizia, in particolare per reati contro il patrimonio, reati contro la persona, uso e spaccio di sostanze psicotrope, violenza a Pubblico Ufficiale, porto abusivo di strumenti atti all’offesa e varie condanne.
Il soggetto, inoltre, risultava essere stato precedentemente espulso dal territorio nazionale e accompagnato presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Bari “Palese” il 2 ottobre 2025. Tuttavia, l’uomo era stato liberato il 10 ottobre 2025, a seguito dell’annullamento del provvedimento di trattenimento del Questore da parte del giudice di pace del capoluogo pugliese.





































