Bassano Volley, non solo il “mondiale” Andrea Bottolo: nella fucina dei futuri campioni col presidente Fiorenzo Signor

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Fiorenzo Signor, presidente del Bassano Volley
Fiorenzo Signor, presidente del Bassano Volley

Da decenni rappresenta il club maschile di volley più importante del Vicentino, con la prima squadra che milita in serie B, dopo aver giocato in A2 per sette anni consecutivi. Ma c’è un altro numero che rende il Bassano Volley, una società modello a livello regionale: con 450 tesserati (di cui circa 1/3 uomini e il rimanente 2/3 donne), è infatti la seconda società del Veneto per iscritti, a conferma di una grande struttura e organizzazione a tutti i livelli.

Bassano Volley, si riparte
Bassano Volley, si riparte

Alla guida della società c’è il presidente Fiorenzo Signor, un dirigente di grande spessore e notevole conoscenza della pallavolo, non solo maschile, che ha saputo organizzare e far crescere il club anche sotto il profilo gestionale. «Non è un lavoro facile – ammette Signor – soprattutto dal punto di vista organizzativo, mentre dal punto di vista sportivo è fondamentale disporre di tecnici bravi e preparati, capaci di curare i ragazzi e farli crescere. La squadra maschile disputa quest’anno la serie B, l’orgoglio principale sta nel fatto che 12 dei 13 elementi della “rosa” appartengono al nostro vivaio. Con le ragazze militiamo in B2, anche in questo caso con atlete cresciute nelle giovanili giallorosse».

Serata di squadra per la Serie B maschile del Bassano VolleyCon gli uomini avete mai sognato di poter giocare nell’élite nazionale?
«Nel periodo dal 2004 al 2011 abbiamo sfiorato due volte la promozione in A1 d’un soffio, perdendo una volta in finale play-off contro Cagliari e un’altra volta in semifinale contro Latina, poi promossa. Tuttavia, non è stato mai stato un assillo, anche perché ci sarebbe stato da capire se saremmo stati in grado di affrontare una stagione nella massima categoria».

Nel Vicentino il Bassano Volley vanta il club maschile più in alto in classifica dagli Anni Duemila, dopo il periodo della Wuber Schio in A1. Tra le donne, Vicenza e Schio giocano attualmente in B1, solo una categoria sopra la vostra. Come spiega la mancanza di un club “trainante” ad alto livello in provincia?
«Fare pallavolo ad alto livello non è facile, anche vista la forte concorrenza a tutti i livelli. Bisogna essere strutturati in maniera notevole, tra gli Anni Novanta e i Duemila ci è riuscita con ottimi risultati la Minetti Vicenza, solamente per la presenza di un grande e bravo dirigente come Giovani Coviello. In molti casi anche avere le disponibilità economiche non è sufficiente per raggiungere certi livelli».

Volley maschile d'oro ai mondiali 2025, col n. 12 Mattia Bottolo nella bolgia
Volley maschile d’oro ai mondiali 2025, col n. 12 Mattia Bottolo nella bolgia

Nelle settimane scorse il vostro club è salito alla ribalta per aver “lanciato” il campione del mondo Bottolo …
«Ovviamente è un grande motivo di orgoglio per tutti noi del Bassano Volley. A soli 25 anni Mattia, nato a Bassano e che ha cominciato con noi poco più che bambino, ha già vinto due titoli iridati e un europeo, senza dimenticare che in nazionale A ha già collezionato 98 presenze, tantissime vista l’età. Davanti a sé ha ancora tanti anni per impreziosire il suo curriculum. Sono convinto che ha notevoli margini di crescita, in futuro potrà acquisire più maturità ed esperienza».

Mattia Bottolo, la sua crescita nel Bassano
Mattia Bottolo, la sua crescita nel Bassano

Che ricordo ha degli anni trascorsi con voi?
«Devo dire che Mattia non era così appariscente dal punto di vista fisico. Lui è alto 196 centimetri, ma quando giocava da noi doveva ancora crescere molto e strutturarsi. Sicuramente aveva grandi doti se è vero che nella stagione 2015-2016, quindicenne, l’abbiamo promosso nella squadra principale, che militava in Prima Divisione».

Vi è dispiaciuto perderlo a 16 anni?
«No, fa parte della nostra filosofia trovare la soluzione migliore per il bene di ognuno dei tesserati. I visionatori del Volley Padova l’hanno ritenuto idoneo in prospettiva, ed è stato un bene visto che ha trovato l’ambiente ideale per crescere. Poi ovviamente il salto di qualità l’ha fatto a Civitanova, uno dei club più forti a livello nazionale. Io l’ho sempre seguito in televisione, per quanto possibile, devo dire che negli ultimi anni è cresciuto tantissimo».

In prospettiva ci sono altri “potenziali Bottolo” cresciuti nel Bassano Volley?
«Premesso che arrivare ai livelli di Mattia sarà probabilmente impossibile per tutti, attualmente i più validi in prospettiva, senza togliere nulla a tutti gli altri, sono Alessandro Benacchio, classe 2008, ora a Milano che ha già vestito la maglia della nazionale under 17 e under 19 e Simone Bertoncello, 2007, che gioca a Ravenna in A2. Nella massima serie nazionale abbiamo lanciato anche Alberto Polo, che ha 30 anni, ed è in A1 a Padova. Qualche anno in più, essendo un 1991, ha Marco Volpato, che ha giocato in serie A1 a Padova e lo scorso anno è stato promosso con il Cuneo dalla A2».

Cosa pensa del recente titolo mondiale conquistato dalla nazionale di “Fefè” De Giorgi?
«E’ stata una grandissima impresa conquistare due titoli di fila con l’Italia. In passato ci era riuscito, con la “generazione di fenomeni” Julio Velasco, che in poco più di un anno ha vinto con le azzurre Olimpiade e mondiale. Va rimarcato che a livello maschile, rispetto al secolo scorso, ci sono molte più nazionali forti ed emergenti. E’ la dimostrazione che il bacino della pallavolo si sta sempre più allargando a livello mondiale, vincere sarà sempre più difficile».

E cosa dice del doppio mondiale azzurro conquistato dalle nostre due nazionali?
«Un’impresa ancora più grande, un autentico miracolo sportivo. Come è già stato scritto l’unica nella storia a vincere nello stesso anno con uomini e donne era stata l’Unione Sovietica nel 1952 e 1960, l’Italia ci è riuscita dopo 65 anni. Non ce l’hanno fatta neanche gli Stati Uniti che per un lungo periodo erano i più forti sia a livello maschile e femminile. Questa doppietta ha un valore immenso: per la promozione del nostro volley è uno “spot” formidabile da sfruttare, anche se in Italia è già il primo sport in assoluto a livello femminile e tra i primissimi a livello maschile».