Biblioteca Bertoliana ha presentato i volumi restaurati e le nuove proposte di intervento per il 2026

Il tradizionale appuntamento annuale è promosso da Amici della Bertoliana

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Biblioteca Bertoliana
Erika Zanotto, bibliotecaria e archivista storica della Bertoliana, presenta gli ultimi restauri

Mercoledì 10 dicembre dalle 18.30 a palazzo Cordellina, in contra’ Riale 12, la Biblioteca Bertoliana ha presentato la campagna di restauro dei documenti antichi per il 2026, illustrando inoltre gli interventi effettuati durante quest’anno e che hanno permesso di riportare antichi volumi allo splendore. L’evento, annuale e tradizionalmente svolto nel periodo natalizio, è promosso da Amici della Bertoliana, associazione culturale nata nel 2011 con l’obiettivo di sostenere la biblioteca civica e preservare l’immenso patrimonio culturale in essa custodito.

L’incontro è stato aperto da Mattea Gazzola, direttrice della Biblioteca Bertoliana, (in assenza del presidente Alberto Galla): “Il restauro è una sfida e allo stesso un’opportunità, un modo per ridare vita a questi importanti documenti” ha detto, ricordando inoltre come la biblioteca civica voglia essere non solo un luogo dedicato alla pubblica lettura, ma anche un cuore pulsante di storia e conservazione.

In seguito, Carla Favero, presidente dell’associazione Amici della Bertoliana, ha evidenziato come l’ente, con i suoi 15 anni di vita, operi per sostenere la biblioteca civica e come questo significhi investire in un sapere comune e in un patrimonio condiviso. Il tema da portare avanti anche nel prossimo anno sarà quello del viaggio, dunque attraverso il restauro di libri, mappe e carte nautiche, su cui saranno fatti interventi importanti di ripristino.

A prendere poi la parola Erika Zanotto, bibliotecaria e conservatrice, che ha illustrato i volumi (tutti del 1500) restaurati nel corso di questo 2025, tra cui il “De humani corporis fabrica” di Andrea Vesalio, un’opera di medicina unica per l’anatomista considerato uno spartiacque nello studio del corpo umano.

Oppure l’imponente opera di Mattioli con la “ritrovata” legatura originale e alcune specie vegetali ancora conservate tra le carte, testimonianza preziosa della botanica rinascimentale. E poi l’Opera greco-latina di Omero, dotata di una legatura originale di grandissimo valore, e la cinquecentina di Giovanni Battista Della Porta, “De humana physiognomonia”, stampata ad Hanau nel 1593, originale opera che indaga il rapporto tra aspetto fisico e carattere morale, mettendo a confronto i tratti del volto umano con quelli degli animali.

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Il “De humani corporis fabrica” di Andrea Vesalio, pubblicato a Basilea nel 1543 e restaurato nel 2025

I restauri avvengono presso l’Abbazia di Praglia, dove è presente un eccellente laboratorio di restauro del libro e di opere d’arte su carta, eredità degli antichi saperi dei monaci che abitavano la sede religiosa; gli interventi vengono svolti in modo attento e volto a recuperare i dettagli anche minimi dei volumi, come ad esempio l’indorsatura o la legatura.

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Il dettaglio del piatto anteriore di un antico volume cinquecentesco

In chiusura, sono state presentate le proposte di restauro di quattro opere per il 2026, le quali necessiterebbero di un urgente intervento per ridarne integrità; tra queste, il “Libro degli elementi” di Euclide (edizione del 1510 pubblicata a Venezia).

L’associazione Amici della Bertoliana si impegna nella tutela e valorizzazione del patrimonio librario e documentario, e attraverso il sostegno di soci e donatori sensibili alla cultura contribuisce al restauro dei volumi e opere; la campagna di raccolta fondi è aperta ad aziende, organizzazioni, associazioni, privati cittadini o gruppi di privati, che possono “adottare” mappe manoscritte, documenti d’archivio, codici, incunaboli e libri antichi, per sostenere la Biblioteca Bertoliana negli interventi di restauro.

È un modo per contribuire a promuovere la conoscenza e la fruizione del ricchissimo patrimonio custodito nella pregevole istituzione vicentina. Ricordiamo infatti quanto siano importanti i gesti di generosità e le donazioni, anche se piccole, per sostenere la sopravvivenza delle biblioteche, valorizzare il loro patrimonio e preservarne i volumi.

L’elenco dei restauri che sarà possibile sostenere nel 2026 è pubblicato online sul sito della Bertoliana nella pagina dedicata ai restauri.