Blocco auto per lo smog, Ciro Asproso: “bus inquinanti circolano”

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bus scuole
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In data 3 novembre – è scritto in una interrogazione comunale di Ciro Asproso – a commento della notizia circa il rinnovo del parco mezzi di SVT, e dell’acquisizione di 17 nuovi mezzi a metano – presentai un’Interrogazione per sapere:

1) quale fosse il destino dei vecchi bus a gasolio, dato che mi era capitato di vederne in circolazione con targa VI 54XXXX;

2) se le gare di appalto per il servizio di Scuola Bus tengono conto della motorizzazione e del livello di inquinamento prodotto.

Mi fu data risposta solo al primo punto del quesito, ma la replica era perentoria:

  • “i piani di investimento per il rinnovo della flotta bus prevedono la radiazione dall’Albo del PRA dei mezzi sostituiti, stoccati nei piazzali di SVT e successivamente smaltiti.

Naturalmente pensai che l’errore fosse mio e accolsi la notizia con soddisfazione dato che i Bus con quel tipo di targa risalgono agli anni ’80, primi ’90, e sono tremendamente inquinanti. Ma le foto non lasciano dubbi, sono state scattate giovedì 14 febbraio alle ore 18,48 sulla Linea 4, che attraversa Contrà Motton S. Lorenzo e Mure Porta Castello.

Come sappiamo da martedì 19 febbraio a giovedì 21 in quasi tutti i capoluoghi del Veneto è scattata l’allerta arancio che mette al bando gli Euro 4, con multe salate per chi sgarra e l’invito (implicito) a servirsi dei mezzi pubblici. Ma non a Vicenza, dove il blocco è entrato in funzione solo mercoledì 20 per dar modo alla Ditta fornitrice (di Paderno del Grappa) di posizionare i 64 cartelli arancio in sostituzione di quelli verdi.

Tutto ciò Visto e Considerato si CHEDE (anche a risposta scritta):

Quanti bus inquinanti sono ancora in circolazione ed entro quando si prevede di rimpiazzarli completamente? Anziché farli circolare liberamente tutto il giorno, se proprio necessario, non si potrebbe limitarne l’utilizzo solo nelle ore di punta? Nei giorni di allarme arancio il Bus della foto rimane in deposito?

Il costo per la sostituzione dei cartelli di allerta smog supera gli 800 euro a intervento, quando sarebbe bastato installare dei cartelli unici, comprendenti i tre livelli di blocco e le relative informazioni. A questo deve aggiungersi il differimento della comunicazione di allerta, col risultato di attivare lo Stop con un giorno di ritardo e di rinviare anche l’irrogazione dell’eventuale sanzione. Siamo certi che tutto questo non possa configurarsi come un danno erariale per le casse del Comune?