Bocciodromo sgomberato, tensione a sera: campo Ferrovieri nuovo presidio No Tav. Possamai soddisfatto: “Assenza scontri”

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Bocciodromo Vicenza, una fase dello sgombero di lunedì 15 dicembre 2025 (foto: Global Project)

Nella serata di ieri, lunedì 15 dicembre 2025, dopo le proteste delle ore precedenti, è risalita la tensione a Vicenza, nel quartiere Ferrovieri, quando alcuni manifestanti che si erano opposti allo sgombero dell’ex sede del Centro Sociale Bocciodromo di Via Rossi hanno effettuato il corteo ampiamente preannunciato (leggi qui) “per attraversare la città”.

Per la precisione, la sede era ormai nota come ‘Boscodromo, mentre il Centro Sociale Bocciodromo – da settembre – è stato trasferito nella sede dell’ex Baronio, in viale Trento. La struttura di Via Rossi – lo ricordiamo – dovrà essere abbattuta nell’ambito dei lavori per il passaggio dell’Alta Velocità (TAV) a Vicenza.

Così, un corteo di almeno 300 persone, tra attivisti e residenti, è arrivato al campo di calcio di via Corridoni, nel quartiere dei Ferrovieri, dove i manifestanti, secondo una prima ricostruzione, avrebbero forzato i cancelli e fatto irruzione all’interno, dichiarandolo nuovo presidio fisso No Tav.

L’area, già di proprietà di Rfi, è stata messa in vendita dalla società, malgrado la popolazione ne chiedesse la restituzione, anche se al momento la zona non risulta edificabile. Numerosa la presenza sul posto di forze dell’ordine, che hanno fatto rimuovere auto e mezzi da alcune strade.

“Nonostante l’avanzata dei cantieri e la demolizione del Boscodromo, scegliamo di continuare a presidiare e vivere il quartiere più colpito dal TAV – hanno fatto sapere i manifestanti -. Se RFI e Iricav2 aprono cantieri e cancellano spazi di socialità, noi facciamo una scelta diversa: ripartiamo da un luogo abbandonato da RFI anni fa, nel cuore del quartiere dei Ferrovieri, per dare continuità alla nostra esperienza.

Un grande campo da calcio con spogliatoi, nato per le persone e per il quartiere, torna oggi alle persone. Uno spazio che vogliamo riaprire, vivere e soprattutto progettare insieme, perché diventi di nuovo un bene comune, attraversato da relazioni, idee e partecipazione”.

Oggi, martedì 16 dicembre 2025, alle 19 proprio presso il campo da calcio dei Ferrovieri di via Corridoni, è in programma “una grande assemblea pubblica al nuovo presidio dei Boschi che Resistono. Uno spazio che ritorna al quartiere, per immaginare e costruire insieme ciò che verrà”.

Sgombero Bocciodromo: la cronaca della giornata

In precedenza – lo ricordiamo – la Polizia di Stato aveva eseguito il sequestro preventivo dell’immobile noto come “Bocciodromo” in via Alessandro Rossi, convalidato dal G.I.P. su richiesta della Procura. Il provvedimento è scattato per il reato di invasione arbitraria di edificio aggravata.

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Vicenza, una fase dello sgombero del Bocciodromo (fonte: Global Project)

L’azione, coordinata dalla DIGOS con supporto di reparti da Venezia, Padova e Vigili del Fuoco, era stata avviata dopo la denuncia del Consorzio Iricav Due, general contractor dell’Alta Velocità Verona-Vicenza. L’immobile, destinato alla demolizione per l’opera pubblica, era stato occupato nella notte tra il 31 gennaio e il 1° febbraio 2025 da circa duecento persone indicate come appartenenti all’“area antagonista”, che rivendicavano l’azione per ostacolare i lavori del TAV.

Contestualmente al sequestro, è stato eseguito lo sgombero degli occupanti e l’immobile è stato consegnato al Consorzio Iricav Due.

Durante la mattinata di ieri si era registrata una protesta degli attivisti contro lo sgombero e la demolizione. Le forze dell’ordine avevano allontanato i manifestanti, anche con un lancio di lacrimogeni, e fermato alcune persone. Intorno all’ora di pranzo, dopo l’allontanamento di tutti gli occupanti, un escavatore aveva avviato la demolizione delle barricate esterne.

Possamai: “Bene che non ci siano stati scontri”. Rucco: “Ora procedere con altri stabili occupati”

Sempre ieri, in serata, è arrivato un commento sulla vicenda da parte del sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai: “Voglio esprimere la mia soddisfazione per il fatto che un passaggio complesso e difficile come lo sgombero del Bocciodromo si sia svolto senza scontri e incidenti.

Considerate le tensioni che hanno accompagnato questa vicenda – ha aggiunto Possamai – negli ultimi anni non era certo un esito scontato. Un ringraziamento va in particolare alla Questura e alla Digos per il modo in cui è stata gestita questa giornata, così come i molti passaggi delicati che l’hanno preceduta. L’operazione si è svolta con equilibrio e attenzione, consentendo di affrontare una situazione complessa senza ulteriori momenti di tensione.

Voglio ringraziare – ha concluso il sindaco – anche la Procura della Repubblica, la Prefettura, le forze dell’ordine e tutte le istituzioni coinvolte nella gestione della giornata e delle problematiche connesse all’attraversamento Tav in città. Pur nella diversità di posizioni e nel clima di confronto acceso che ha caratterizzato questa vicenda, anche nella giornata di oggi si è riusciti a tutelare la sicurezza della città e ad evitare che la tensione degenerasse”.

Anche Francesco Rucco, vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto ed esponente di Fratelli d’Italia, ha commentato: “Quanto avvenuto oggi rappresenta una notizia positiva, ma non può e non deve restare un episodio isolato. È necessario procedere con determinazione anche sugli altri stabili occupati abusivamente, in particolare quelli riconducibili agli ambienti antagonisti del centro sociale Bocciodromo, che negli anni si sono resi protagonisti di episodi di disordine pubblico e di manifestazioni degenerate in violenza, generando insicurezza e tensioni nella città.

È altrettanto fondamentale garantire la tutela dei cantieri sensibili, a partire da quelli legati alla TAV, evitando che diventino terreno di scontro o di azioni illegali che finiscono per creare ulteriori disagi ai cittadini e compromettere l’ordine pubblico. Le opere infrastrutturali si discutono nelle sedi istituzionali, non attraverso occupazioni o forzature”.