
Operazione della Polizia di Stato a Vicenza per dare esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso d’urgenza dalla Procura della Repubblica di Vicenza e convalidato dal G.I.P., relativo all’immobile in via Alessandro Rossi, comunemente noto come “Bocciodromo“.
Il sequestro è stato disposto per il reato di invasione arbitraria di edificio aggravata. L’azione è stata condotta dal personale della Questura di Vicenza – Ufficio D.I.G.O.S., con il supporto di reparti delle Questure di Venezia e Padova (Reparto Mobile e Artificieri) e unità del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Vicenza.
L’attività d’indagine è scaturita dalla denuncia-querela del legale rappresentante di Consorzio Iricav Due, general contractor incaricato dei lavori di realizzazione del nuovo collegamento ferroviario Alta Velocità tra Verona e Vicenza.
L’immobile, di proprietà comunale, era stato oggetto di un contratto preliminare di cessione tra il Consorzio e il Comune di Vicenza il 27 novembre 2024, nell’ambito della procedura espropriativa per l’opera pubblica. Dopo essere stato restituito al Comune dalle associazioni culturali che lo avevano in uso il 31 gennaio 2025, lo stabile era stato occupato nella notte tra il 31 gennaio e il 1° febbraio.
L’Ufficio DIGOS indica gli occupanti come appartenenti all’”area antagonista“, in numero di “circa duecento”, che avevano rivendicato pubblicamente l’azione al fine di ostacolare i lavori dell’Alta Velocità, affiggendo striscioni recanti “Spazio occupato”.
Contestualmente al sequestro, è stato disposto lo sgombero immediato dell’immobile dagli occupanti abusivi. La struttura è stata consegnata al legale rappresentante di Consorzio Iricav Due, contestualmente nominato custode. L’edificio, in base alle previsioni di progetto dell’opera pubblica, sarà immediatamente oggetto di demolizione.
Per tutta la mattina si è svolta una protesta (qui la diretta) da parte degli attivisti del Bocciodromo contro lo sgombero e la demolizione dello storico stabile, supportati anche da alcuni residenti. I manifestanti hanno presidiato l’area, ma intorno alle 10 sono stati allontanati dalle forze dell’ordine intervenute.
Si è registrato anche un lancio di lacrimogeni per allontanare gli occupanti. La Polizia ha fermato alcune persone e le ha portate in questura. Intorno all’ora di pranzo, tutte le persone all’esterno e sul tetto dell’edificio sono state portate via e un escavatore ha iniziato la demolizione delle barricate esterne.
I manifestanti si sono mossi dal presidio solidale verso il bosco di Ca’ Alte per ribadire che “la resistenza ai cantieri del Tav andrà avanti. Da qui alle 18:30 è previsto un corteo che attraverserà la città”.



































