Arbovirosi in Veneto, il primo bollettino: situazione sotto controllo, ma non abbassare la guardia

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arbovirosi in Veneto situazione

Il bollettino della Regione Veneto sulle arbovirosi, le malattie causate da virus portato da vettore, non fa registrare per il momento dati preoccupanti: nella seconda settimana di luglio sono stati registrati i primi casi di West-Nile Virus, ma dai numeri la circolazione sembra minore rispetto alle stagioni epidemiche precedenti e la situazione rimane sotto controllo. Questo non significa che si possa abbassare la guardia, anzi, è sempre fondamentale mantenere elevata l’attenzione sulle azioni di controllo del vettore.

Per questo il Piano nazionale e quello regionale prevedono che, da maggio a ottobre, periodo di maggiore attività delle zanzare, siano intensificate le attività di monitoraggio epidemiologico ed entomologico, con l’obiettivo di individuare precocemente la circolazione del virus e attivate le misure di contenimento previste. Grazie alla rapida identificazione della circolazione del virus non solo è possibile l’attivazione tempestiva delle misure di sanità pubblica, ma anche si riesce a garantire la sicurezza delle trasfusioni e dei trapianti, poiché il virus può essere trasmesso anche attraverso emocomponenti labili, organi e tessuti.

Finora questi sono i casi registrati in Veneto di arbovirosi autoctone, da inizio anno ad oggi:

  • West Nile: 4 casi, di cui 2 forme febbrili (una confermata e una probabile), una forma neuro-invasiva confermata e un donatore asintomatico confermato.
  • Encefalite da zecca: 16 casi con esposizione nel territorio regionale e 5 casi con esposizione fuori regione
  • Toscana virus: 4 casi confermati
  • Usutu: 0 casi

Questi invece i numeri delle arbovirosi di importazione, cioè acquisite in un Paese estero, da inizio anno ad oggi sono stati registrati:

  • Dengue: 16 casi, di cui 15 confermati e 1 probabile
  • Chikungunya: 6 casi, di cui 4 confermati e 2 probabili
  • Zika: 2 casi confermati

Per informare, suggerire i comportamenti corretti, fare prevenzione ed evitare allarmismi, dallo scorso giugno in Veneto ha preso il via la campagna di comunicazione “Attenzione animali pericolosi”, promossa dalla Direzione Prevenzione regionale che invita i cittadini a mantenere sicuri gli ambienti, evitando ristagni d’acqua e a prevenire i morsi, sia nella quotidianità sia durante escursioni in montagna e viaggi all’estero. La campagna si inserisce all’interno della strategia “Vivo bene”, che traduce e promuove in modo accessibile i contenuti del Piano Regionale Prevenzione del Veneto.

Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare la pagina informativa sul sito regionale.