
All’Adnkronos una vicina di casa di Sigfrido Ranucci racconta cosa ha vissuto dopo l’esplosione dell’auto del conduttore di Report nella notte.
“Intorno alle 22.20 abbiamo sentito un boato. Pensavamo fossero i ragazzini che qui fanno i botti di Natale, ma la deflagrazione era davvero troppo forte. Noi abitiamo in fondo alla via e abbiamo sentito le pareti tremare. Mia zia, che abita invece proprio qui accanto, ci ha raccontato di una esplosione forte, che ha fatto cascare i quadri. La paura è stata tanta”.
A terra, davanti al cancello dell’abitazione del giornalista a pochi passi dal mare, nel comune di Pomezia, i vetri, i pezzi della carrozzeria della macchina fatta esplodere, le tegole e l’intonaco del muro di recinzione.
“Sappiamo chi vive qui – continua la donna – ma non ho pensato a una bomba, anche perché mai ci sono stati episodi simili. La mia impressione iniziale anzi è stata di una macchina elettrica esplosa. In strada era pieno di gente, chi non poteva scendere era affacciato alle finestre. L’atmosfera era davvero concitata”.
(di Silvia Mancinelli)
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