Bosco ex Lanerossi salvato: accordo tra Iricav due e Comune. Possamai: «Un presidio di biodiversità che da oggi diventa pubblico»

70
Bosco Lanerossi
Bosco Lanerossi

Firmato l’accordo tra Comune di Vicenza e Iricavdue che trasferisce al Comune il Bosco ex Lanerossi e ne garantisce la tutela. Il cantiere AV/AC sarà spostato: lavori avanti senza abbattere la vegetazione. Possamai: «Un successo per la città e per la biodiversità».

Il Bosco ex Lanerossi è salvo. Il Comune di Vicenza e il consorzio Iricavdue hanno sottoscritto un accordo che permette di tutelare integralmente l’area verde, preservandola dagli effetti del cantiere della linea AV/AC Verona–Padova. Una soluzione attesa da mesi, frutto del confronto tra istituzioni, tecnici e cittadini, che consente di coniugare la salvaguardia della biodiversità con l’avanzamento di un’infrastruttura strategica per il territorio.

Con l’intesa firmata ieri, il consorzio ha consegnato immediatamente al Comune l’intero bosco, fino a oggi area privata, e ha individuato una diversa collocazione per il sito di cantiere inizialmente previsto proprio all’interno della vegetazione. Lo spostamento permetterà di procedere senza ritardi ai lavori del nuovo collegamento stradale tra via dell’Arsenale e viale Verona, realizzato tramite un sottopasso essenziale per migliorare mobilità e sicurezza nell’area.

Visione aerea dell'area degradata della Pettinatura Lanerossi, fabbrica e bosco inclusi
Visione aerea dell’area degradata della Pettinatura Lanerossi, fabbrica e bosco inclusi

La decisione rappresenta un cambio di passo significativo: nel progetto definitivo dell’alta velocità era infatti previsto l’abbattimento totale del bosco, seguito da un intervento di ricomposizione ambientale con la creazione di un parco pubblico. Un’ipotesi che aveva generato forte opposizione da parte di residenti e attivisti, preoccupati per la perdita di un prezioso habitat naturale in un quartiere che già dovrà convivere con i cantieri della Tav.

Il sindaco Giacomo Possamai esprime soddisfazione per un risultato definito «storico»: «Un presidio di biodiversità che da oggi diventa pubblico. È una battaglia che abbiamo portato avanti con la città e grazie all’impegno degli attivisti. Il Bosco ex Lanerossi era troppo importante per essere sacrificato. Ringrazio Rfi e Iricavdue per la disponibilità a modificare il progetto e salvare quest’area verde». Possamai ricorda come il bosco passi ora in proprietà comunale e diventi un polmone verde da tutelare e rendere fruibile ai cittadini.

Da parte sua, Iricavdue sottolinea che l’accordo conferma l’impegno del consorzio a operare nel rispetto del territorio, adottando soluzioni che tengano insieme esigenze ambientali e avanzamento del progetto AV/AC, parte del Corridoio Mediterraneo della rete Ten-T. La nuova linea, 76,5 chilometri da Verona a Padova passando per Vicenza, rappresenta uno dei tasselli principali nel collegamento ferroviario rapido tra Milano e Venezia, con estensione transnazionale fino al confine ungherese.

Il salvataggio dell’area boschiva si aggiunge dunque a un quadro infrastrutturale complesso, in cui la collaborazione tra enti pubblici e soggetti privati dimostra – come in questo caso – di poter generare soluzioni sostenibili. Ora la sfida passa alla città, chiamata a custodire e valorizzare un patrimonio naturale che, solo fino a pochi mesi fa, sembrava destinato a scomparire.