Bozza Fondo ristoro, Franco Conte (Codacons): “risparmiatori sono traditi una seconda volta”

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Riteniamo completamente mancata – ci scrive Franco Conte del Codacons Veneto – la promessa ribadita nel “contratto di governo”. I risparmiatori sono traditi una seconda volta. Il ristoro al 30% con massimale dei 100.000 euro è un passo indietro su quanto riconosciuto e votato all’unanimità dal Parlamento con la l.205 del dicembre scorso. Il Governo Gentiloni aveva predisposto il decreto di attuazione (reso noto proprio da VicenzaPiù il 20 agosto scorso) che garantiva il 100% senza paletti.

Si trattava di recuperare le risorse (100 milioni erano una dotazione iniziale) dai conti dormienti.

Spalmare poi su tre anni un ristoro limitato, senza nessuna garanzia per successivi crescenti percentuali, offende la dignità dei risparmiatori.

Se ci scandalizziamo che dopo uno/due anni i terremotati vivono ancora in prefabbricati, come giudicare chi dopo quattro anni dall’esproprio del risparmio, ritarda di un altro anno l?avvio dei ristori, e confessa che si dovrà aspettare ancora due anni mediamente!

Anche l?altra volta la prima stesura della norma che riconosceva il diritto al ristoro per azionisti-risparmiatori, era assai deludente, ma poi con un serrato dialogo siamo riusciti (le associazioni di Unirti per il Fondo) a conseguire l?importante risultato.

Speriamo di trovare la stessa efficace disponibilità di allora nei gruppi parlamentari.

Servirà grande mobilitazione e per quanto ci risulta, cresce la rabbia, ma non la rassegnazione.

Questa bozza consegue comunque un ottimo risultato: se hanno un po? di pudore, quelli che hanno impedito la pubblicazione del Decreto Gentiloni sostenendo che era meglio un mese di ritardo?(eravamo a marzo scorso), per lasciare alla nuova maggioranza il campo per risarcire “come si deve”  i risparmiatori, chiedano scusa (sono in buona fede e sono fiducioso che lo faranno) ma soprattutto ritirino la copertura al codazzo dei loro avvocati a percentuale usuraie.