
Si è tenuta ieri, giovedì 30 ottobre 2025, l’audizione dei Commissari liquidatori della Banca Popolare di Vicenza (BPVI) – Giustino Di Cecco, Claudio Ferrario e Francesco Schiavone Panni – davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo.
Presenti per porre quesiti anche il presidente della Commissione, il vicentino Pierantonio Zanettin, e la senatrice, anch’essa vicentina, Erika Stefani. A margine della seduta, la Commissione ha comunicato che “gli auditi hanno fornito i chiarimenti richiesti, riservandosi di inviare una documentazione integrativa alla Commissione”.
Come ViPiù ha già riportato, l’audizione ha toccato un tema cruciale per i risparmiatori: le parole dei liquidatori hanno fatto emergere la possibilità che non vi siano fondi ulteriori per gli indennizzi destinati ai soci e ai risparmiatori vittime del crac della Bpvi.
Nell’articolo di ieri avevamo riportato i commenti alla seduta d Patrizio Miatello, Presidente del Comitato TASCA MIA – Comitato Nazionale Fondo Ristoro Integrale e dell’associazione Ezzelino III da Onara, oltre che fornire un focus sulle domande poste dalla senatrice Stefani.
La seduta (qui il video integrale) ha fornito anche un quadro generale e dettagliato sull’entità del dissesto e sui risultati delle azioni legali intraprese.
Crac BPVI: Crediti “Baciati” e Patrimonio
Nel tratteggiare i contorni del crac della BPVI, i liquidatori hanno fornito numeri precisi riguardo i famigerati crediti “baciati”, ovvero i finanziamenti concessi ai clienti per l’acquisto delle azioni della banca stessa.
I crediti “baciati” classificati “in bonis” (ovvero in regola) sono rimasti di titolarità della Liquidazione Coatta Amministrativa (LCA) per un valore nominale di 386 milioni di euro (pari al 25% del totale), coinvolgendo 681 clienti.
Le “baciate” classificate come deteriorate ammontavano invece a 1,1 miliardi di euro (75% del totale), coinvolgendo 556 clienti.
All’avvio della liquidazione, la BPVI contava inoltre 14 partecipazioni di controllo iscritte a bilancio per 421,5 milioni di euro. I liquidatori hanno incassato 227,7 milioni di euro dalla dismissione delle partecipazioni in società controllate e collegate, a cui si aggiungono 14,39 milioni di euro provenienti dalle liquidazioni volontarie di due controllate.
Azioni Revocatorie e Responsabilità
I commissari liquidatori hanno illustrato lo stato avanzato delle azioni legali intraprese:
Azioni Revocatorie: Tra il 2017 e il 2019 sono state promosse 27 azioni revocatorie nei confronti degli ex vertici di BPVI, in particolare dell’ex presidente Gianni Zonin, che avevano cercato di spogliarsi di parte del loro patrimonio. Le azioni, promosse in tre tranche, ammontano complessivamente a 39,4 milioni di euro.
I liquidatori hanno riferito che l’esito dei 27 giudizi promossi in primo grado è “sostanzialmente favorevole”. Al 31 dicembre 2024, risultano emessi 20 provvedimenti favorevoli in primo grado, di cui 5 confermati in appello e 4 confermati anche in Corte di Cassazione.
Azione di Responsabilità: È stata confermata la volontà di proseguire con l’azione di responsabilità promossa nei confronti di 32 persone (tra ex consiglieri, ex sindaci ed ex direttori) per un danno lamentato di 200 milioni di euro. A ciascuno dei 32 convenuti sono imputati tutti o solo alcuni degli illeciti individuati, a seconda del periodo in cui hanno ricoperto la carica.
In chiusura di seduta, il liquidatore Giustino Di Cecco ha ribadito alla Commissione che al momento non c’è nessuna trattativa per arrivare a una transazione, smentendo le voci circolate in precedenza.
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