Brevi di nera. A Rossano Veneto arrestato moldavo con carta d’identità falsa. Perquisita 46enne indagata per truffa aggravata

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Brevi di nera, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia locale

Riguardano entrambe l’attività della Polizia di Stato di Bassano del Grappa le notizie brevi di nera che arrivano dalle forze dell’ordine.

Rossano Veneto, arrestato cittadino moldavo in possesso di carta d’identità falsa e di un coltello

Guidava un furgone in piena notte, alla polizia di Bassano del Grappa che lo ha fermato ha presentato una carta d’identità falsa e per di più teneva nella borsa a tracolla un coltello: per questo è stato arrestato un cittadino moldavo di 23 anni. L’episodio è avvenuto intorno alle 2 del 4 novembre a Rossano Veneto in via Castion, dove il personale del Commissariato di Bassano del Grappa – Settore U.C.T. ha controllo di un furgone con a bordo il solo conducente, identificato appunto come cittadino moldavo, classe 2002, pluripregiudicato per vari reati, tra i quali uso e possesso di documenti falsi.

Il giovane, alla richiesta degli Agenti di fornire carta d’identità, patente e carta di circolazione, ha fornito una patente di guida moldava e un documento identificativo rumeno, che attestava dunque la sua nazionalità appartenente alla Comunità Europea, ma appariva piuttosto nervoso. Per questo i poliziotti hanno deciso di sottoporlo a perquisizione personale, trovando, dentro al borsello indossato a tracolla, un coltello tipo multi-uso con lama di 6 cm, che è stato successivamente sequestrato.

Riguardo la carta d’identità la polizia ha poi solto altri accertamenti tramite il Centro di Cooperazione Internazionale di “Tohr Maglern”, dai quali è stata confermata la non genuinità del documento, la cui numerazione risultava attribuita ad altra persona.

Per questo il cittadino moldavo è stato tratto in arresto per il possesso e l’utilizzo di carta d’identità rumena, valida per l’espatrio, risultata falsa, ed è stato anche indagato in stato di libertà per il possesso di un coltello. Dell’avvenuta attività veniva data notizia al sig. P.M. di turno presso la locale Procura della Repubblica, il quale ha disposto l’immediata liberazione.

La Polizia di Stato perquisisce una 46enne indagata per truffa aggravata

Nella prima mattinata di ieri 4 novembre, personale del Commissariato di P.S. di Bassano del Grappa, unitamente a personale della Squadra Mobile di Vicenza, ha dato esecuzione al decreto di perquisizione personale e domiciliare a carico di una donna italiana di 46 anni, emesso dalla Procura della Repubblica di Vicenza, indagata per il reato di truffa aggravata in concorso con altre persone non ancora identificate.

L’attività aveva avuto inizio con la ricezione della denuncia/querela formalizzata da un uomo di 71 anni residente a Pianezze, relativa a una truffa concernente un investimento in criptovalute. Gli accertamenti svolti permettevano di appurare il coinvolgimento della donna, la quale convogliava il denaro, provento della truffa, su un conto corrente creato ad hoc per poi, ricevute le indicazioni da una terza persona, trasferirli su iban esteri. La donna, che risulta segnalata per reato analogo in varie Procure italiane, lo scorso 19 agosto aveva formalizzato una denuncia/querela per il reato di truffa presso la stazione Carabinieri di Paese, nella quale aveva dichiarato di essere a sua volta vittima di una truffa in quanto pensava di aver accettato un lavoro di intermediario.

Nota. Si rappresenta che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe.