Cannabis light bocciata dal Consiglio Superiore di Sanità, anche a Vicenza. I genitori esultano

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La questione della cannabis light si è accesa anche a Vicenza qualche mese fa dopo l’apertura di un negozio in via Gorizia in centro. Ora è arrivato il parere negativo alla vendita dal Consiglio Superiore di Sanità, una decisione che avrà effetti su un mercato in piena espansione, con centinaia di punti vendita aperti in tutta Italia. Questa la prima reazione arrivata dal Moige, il Movimento Italiano Genitori: “Siamo lieti – dichiara Antonio Affinita, il Direttore generale – che il Consiglio Superiore di Sanità abbia ristabilito la verità: non possiamo avvelenare i nostri figli con le droghe ed è inaccettabile che uno Stato consenta a tutti, anche ai minori, di reperire la cannabis facilmente o, addirittura, in maniera legale.

“Finalmente il CSS – continua – ha ribadito la pericolosità della cannabis, anche quella maliziosamente chiamata ?light?. Non possiamo infatti fare distinzioni tra droghe leggere e droghe pesanti: le droghe sono tutte pericolose e dannose, ancor più se assunte nella fase adolescenziale.

La cannabis è senza dubbio una droga come le altre, per cui è necessario, piuttosto che aumentarne e incentivarne il consumo, attivare tutte le iniziative di informazione ed educazione rivolte sia ai genitori che ai ragazzi per spiegarne i danni e i rischi.

Pertanto, chiediamo al nuovo Governo e al Parlamento non solo di impedire il proliferare dei negozi in cui vengono venduti questi prodotti a base di cannabis, ma di impegnarsi attivamente per prevenirne l?uso da parte dei minori.  Serve uno sforzo congiunto delle istituzioni, delle scuole, delle famiglie e di tutta la società civile, per la protezione dei nostri figli, della loro libertà e della loro salute“.