
Una tentata truffa sventata e controlli in zona rossa tra le notizie in breve dai Carabinieri della Provincia di Vicenza.
Continuano i controlli in zona rossa
Nella tarda serata di martedì scorso 22 luglio i Carabinieri di Vicenza, impegnati nel servizio di ordine pubblico nella zona rossa istituita nelle vie intorno alla Stazione Ferroviaria e nel cosiddetto quadrilatero per contrastare illegalità e degrado, hanno fermato in Corso San Felice e Fortunato per un controllo un tunisino di 23 anni, senza fissa dimora e irregolare sul territorio nazionale. Il giovane è risultato privo di documenti di riconoscimento ed era in possesso di una lametta in acciaio della lunghezza di 8 cm, motivo per il quale è stato denunciato per porto di armi od oggetti atti ad offendere. Inoltre nella sua disponibilità sono stati trovati circa 9,24 grammi di hashish, per cui è stato segnalato alla Prefettura ai sensi dell’art. 75 del D.P.R. 309/1990.
Al 23enne tunisino è stato notificato anche il provvedimento di allontanamento dalla zona previsto dall’ordinanza prefettizia, a tutela della sicurezza e della vivibilità urbana. Gli oggetti rinvenuti sono stati posti sotto sequestro e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Tentata truffa ad anziana da finto carabiniere: un denunciato
L’ennesimo tentativo di truffa a danni di una persona anziana è stato sventato dai carabinieri della stazione di Valdagno e del nucleo operativo della Compagnia di Valdagno, intervenuti qualche giorno fa a Cornedo Vicentino.
La truffa ha seguito un iter già tristemente collaudato: un’anziana ha ricevuto la chiamata di un sedicente carabiniere, che l’ha informata di un incidente nel quale sarebbe stato coinvolto il figlio, causando un danno pesante a terzi per il quale era necessario che, a titolo risarcitorio, venisse consegnata un’importante somma di denaro alla famiglia della vittima. Anzi, dato che il denaro in casa non era molto, la donna è stata invitata a corrispondere il risarcimento in forma di gioielli, preparando tutto il materiale da consegnare ad un emissario dei “carabinieri”. Purtroppo, anche se la razionalità e anche la cronaca, dovrebbero far intuire che nessun risarcimento danni avviene in questo modo, e che se ci sono responsabilità da chiarire nessun rappresentante delle forze dell’ordine suggerirebbe un accomodamento tramite passaggio di denaro o di preziosi, davanti alla paura, all’urgenza trasmessa via telefono da certi biechi personaggi, che ben sanno come toccare le corde dell’emotività, anche la più razionale delle persone può cadere nel tranello, tantopiù che questi personaggi lasciano poco tempo per ragionare alle loro vittime. Fortunatamente, grazie anche alla prontezza di spirito di un parente della vittima, che è riuscito a contattarla tra una telefonata truffaldina e l’altra, i militari della stazione di Valdagno sono riusciti a intercettare poco lontano dalla casa della donna il soggetto incaricato al ritiro. L’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Vicenza per il tentativo di truffa e per la detenzione di oggetti atti ad offendere trovati in suo possesso.
Nota. “Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte del Comando procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe”.