Carceri, stanziati 335 milioni: entro il 2027 più di 2.500 posti negli istituti di pena

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ROMA (ITALPRESS) – Il piano carceri del governo è diventato realtà anche grazie all’impegno del Mit che ha stanziato 335 milioni di euro: consentiranno di realizzare entro i primi mesi del 2027 più di 2.500 nuovi posti negli istituti di pena. Si tratta di un risultato rilevante, fortemente voluto dal Vicepremier e Ministro Matteo Salvini. Particolarmente significativi sono gli interventi di manutenzione del Carcere di Forlì e di costruzione del Carcere di San Vito al Tagliamento che rappresenta la realizzazione di un nuovo istituto penitenziario dopo ben 14 anni dall’ultima costruzione di un carcere sull’intero territorio nazionale. Nel novero dei posti detentivi sono compresi anche 85 posti destinati al settore Minorile presso gli IPM di Casal del Marmo (Roma), Lecce, Rovigo e Quartucciu (Cagliari)”. Così una nota del Mit.

“Più carceri per ospitare i delinquenti e riforma della Giustizia per offrire più garanzia ed efficienza ai cittadini. Il CdM ha approvato il piano di interventi per ristrutturare e ingrandire gli istituti penitenziari (con 335 milioni del mio Ministero), mentre il Senato ha dato via libera a una riforma storica che prevede anche la separazione delle carriere. Gli italiani ci hanno votato anche per questo. E noi passiamo dalle parole ai fatti”. Così su X il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.

“La parola d’ordine di questo provvedimento non ‘è sfoltimento carcerario’, ma ‘recupero dei tossicodipendenti’, la maggior parte dei quali sono persone da curare piuttosto che da punire”. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo il Consiglio dei Ministri. “Questo si ottiene con una detenzione differenziata rispetto al carcere, in strutture verificate e certificate, di comunità”, sottolinea.

Per arginare il fenomeno del sovraffollamento delle carceri “abbiamo iniziato una prima metà di interventi svolti in due direzioni: potenziamento dei posti disponibili, detenzione differenziata per i tossicodipendenti e accelerazione delle procedure per chi ha diritto a una liberazione anticipata”, ha aggiunto Nordio.

“Liberare persone perché non c’è posto in prigione significa anche delegittimare quelli che condannano le persone che vengono giudicate”, quindi la “liberazione lineare è stata esclusa”, ha concluso Nordio.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).