Caregiver familiari, in Veneto 5,5 milioni da Roma e ulteriori risorse da Regione. Guidolin (M5S): “fondamentali per esercito gentile”

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senatrice Barbara Guidolin interviene sulle borse di studio
La senatrice Barbara Guidolin (M5S)

La Senatrice vicentina Barbara Guidolin del Movimento 5 Stelle, commenta positivamente la delibera di giunta, con cui la Regione Veneto ha approvato gli ulteriori criteri per la destinazione delle risorse che verranno stanziate a livello centrale e rivolte ad interventi di sollievo e sostegno per i caregiver familiari. “Considerata la situazione di profondo disagio sociale ed economico che si è verificata nel corso della fase più acuta dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, e che impatta soprattutto nei confronti dei soggetti che vivono una situazione di particolare fragilità, è stato deciso di ripartire tra le regioni, le risorse del Fondo nazionale Caregiver – afferma Guidolin in un comunicato -. Lo si è fatto nel Conte 2 con decreto delle ministre Bonetti e Catalfo, pubblicato in gazzetta ufficiale lo scorso 22 gennaio. E’, infatti, prioritario e necessario intervenire a sostegno dei coniugi, di quelle madri e padri, e, più in generale, dei familiari che si prendono cura di persone particolarmente fragili e che vengono chiamate caregiver familiare”, prosegue la senatrice.

“Per la Regione Veneto sono previsti circa 5 milioni e mezzo di euro, una somma importante, che dovrà essere prioritariamente rivolta, secondo il citato decreto del 22 gennaio, ai caregiver familiari di persone in condizione di disabilità gravissima, a quelli che non hanno avuto accesso alle strutture residenziali a causa delle disposizioni normative emergenziali, nonché ai programmi di accompagnamento finalizzati alla deistituzionalizzazione e al ricongiungimento del caregiver familiare con la persona assistita. Si tratta, quindi, di risorse fondamentali, che abbiamo sempre incrementato nel corso degli anni, e che per la prima volta vengono messe a disposizione delle Regioni proprio per sostenere i caregiver familiari, figura che per lungo tempo è stata messa a margine dalla politica, ma che ora viene finalmente valorizzata. Credo fermamente, che il familiare che assiste una persona disabile svolga una grandissima funzione sociale, oltre a sopperire, a quanto dovrebbe essere fatto dai servizi territoriali, grazie alla sua attività di costante cura dell’assistito. Sappiamo come spesso, le scarse risorse a disposizione non permettono di intervenire a sufficienza, interventi che, ripeto, per la prima volta, saranno rivolti a questo “esercito gentile di persone” che svolge davvero un compito fondamentale per la comunità ” conclude la Senatrice Barbara Guidolin.