Carri armati all’Ucraina via Tarvisio? Acerbo e Piccin (Prc): “Governo tolga segreto di Stato, i cittadini devono sapere”

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Carri armati dall'Italia per l'Ucraina
Carri armati dall'Italia per l'Ucraina

La scorsa settimana, un convoglio di carri armati Pzh-2000 (artiglieria semovente di produzione tedesca in dotazione all’esercito italiano) passava a Resiutta, direzione Tarvisio (qui di seguito link video https://fb.watch/hWqOSqUJEe/) – scrivono nella nota che pubblichiamo Maurizio Acerbo, segretario nazionale, e Gregorio Piccin, responsabile pace di Rifondazione Comunista-.

E’ molto probabile che facciano parte degli invii di armi all’Ucraina ma non è dato saperlo con certezza in quanto tali invii in Italia, caso unico in Europa, sono coperti da segreto di Stato. Mezzi identici vennero bloccati la scorsa estate dalla polizia stradale di Napoli per irregolarità nel trasporto (camionisti senza autorizzazioni)
Nel filmato non è stata ripresa la parte rimanente del convoglio, altri 4 carri armati…
Nel frattempo parecchie basi e strutture statunitensi/NATO sul nostro territorio sono utilizzate per sostenere le forze armate ucraine contro la Russia. Il prossimo martedì verrà presentato al parlamento il nuovo decreto legge per impegnare il nostro Paese nell’invio di nuove armi per tutto il 2023. Lo stesso giorno a partire dalle 15,00 i Disarmisti esigenti organizzeranno un presidio in Piazza della Rotonda, vicino al Pantheon. Saremo al loro fianco per esprimere la nostra netta contrarietà al dissennato bellicismo del governo Meloni e della finta opposizione di Letta, Calenda e Renzi.
Siamo stati trascinati in una guerra tra superpotenze con annessa economia di guerra che stanno già pagando le classi lavoratrici. In questa terribile cornice non ci sarà spazio per nessuna politica redistributiva e investimenti in sanità e scuola pubblica, reddito, vera conversione ecologica.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale e
Gregorio Piccin, responsabile pace di Rifondazione Comunista