
(Adnkronos) – Rocco Casalino si riprende la scena. Dismessi i panni del giornalista di partito, pardon Movimento, la voce di Giuseppe Conte – di cui è stato portavoce durante il governo gialloverde e quello giallorosso – è pronto a imbarcarsi in una nuova impresa: diventare direttore di un giornale. Quale, però? A
ndrea Iervolino, l’imprenditore italo-canadese, che ha in cantiere anche un biopic su Donald Trump, dice all’Adnkronos: “Voglio lanciare un progetto editoriale complesso e articolato, che comprenderà testate online e cartacee, sia già esistenti sia di nuova creazione. Rocco Casalino sarà il direttore di uno di questi progetti, il più importante”. “Al momento – rivela ancora – non si possono dare dettagli, ma la volontà è quella di creare un gruppo che fa della stampa libera il suo cavallo di battaglia. Ho capito, nel corso della mia vita, l’importanza di dare libertà ai direttori e ai giornalisti, e quindi quello che voglio creare è una realtà in cui tutti possono dire quello che pensano”. Quanto al film sull’attuale presidente degli Stati Uniti, Iervolino spiega: “Mi piace raccontare storie di uomini e donne di successo, lontano da aspetti politici. Con Trump racconteremo l’uomo e l’imprenditore, non il politico”. Dopo il mondo del cinema, per l’imprenditore – che non si deve confondere con Danilo, ex proprietario dell’Espresso e attuale presidente della Salernitana -, trentasette primavere alle spalle, 38 a dicembre, nato a Cassino, in provincia di Frosinone, si aggiungerebbe quindi un’altra tacca. Con 5,2 milioni di follower su Instagram e all’attivo 132 film da produttore, l’italo-canadese (da parte di madre) inizia a muovere i primi passi con la cinepresa a 15 anni quando produce la sua prima pellicola; due anni più tardi, è sul set del Mercante di Venezia con Al Pacino. L’attore premio Oscar è solo il primo degli artisti internazionali con cui collabora: da Johnny Depp a Nicole Kidman, da Antonio Banderas a John Travolta, da Anthony Hopkins a Sarah Jessica Parker, sono molte le star di Hollywood che finiscono sotto contratto con Ambi Media Group e Iervolino & Lady Bacardi Entertainment (Ilbe). Ma la fortuna di Iervolino non si ferma al mondo del cinema. Con la sua nuova società Taic – The Andrea Iervolino Company, l’imprenditore dà vita a un gruppo che abbraccia diversi settori: TaTaTu, la prima piattaforma di intrattenimento basata su blockchain e sharing economy, Space 11, dedicata a format e spettacoli prodotti nello spazio in assenza di gravità, Mercato Metropolitano, incubatore di imprese artigianali nel Regno Unito, e una serie di marchi di lusso nel mondo dell’hotellerie, del design e della cosmesi. Cavaliere della Repubblica dal 2018 per meriti nel campo della cultura e dei media e dal 2025 ambasciatore del Commonwealth di Dominica in Italia, Iervolino vanta anche diversi premi internazionali, a cui spera di aggiungerne di nuovi con ‘Maserati: The Brothers”, l’ultimo film prodotto e uscito nel 2025, diretto dal premio Oscar Bobby Moresco e interpretato da Hopkins, Andy Garcia e Jessica Alba. Non ci sono, però, solo luci nella carriera di Iervolino. Da aprile, infatti, l’imprenditore ciociaro risulta indagato per truffa aggravata ai danni dello Stato e fatture false per la tax credit. Un fatto che per lui è da considersi chiuso. “Da aprile al 5 novembre la magistratura mi ha detto che ho ragione e sono innocente, contro di me solo false accuse. Non si dovrebbe più parlare di questo”. In attesa che la nuova avventura decolli, Casalino, l’ex deus ex machina della comunicazione dei pentastellati di certo non si tirerà indietro per accomodarsi nei salotti dei talk show politici. Nel suo debutto, ieri, da Lilli Gruber, a Otto e mezzo, non manca di fare il suo endorsement a Conte, d’altronde si sono lasciati in più che ottimi rapporti. Per l’ex portavoce, l’ex premier “è la persona in assoluto più sottovalutata” ed è proprio per questo motivo che ha deciso di abbandonare lo staff: “La crescita di Conte e della sua comunicazione mi hanno reso meno necessario e utile. E’ forte come leader, non ha bisogno di un capo comunicazione come me”, talmente forte che, dice, “credo sia realistico iniziare a pensare che Giorgia Meloni si possa battere” con l’Avvocato del popolo a capo della coalizione progressista: “Secondo me è una partita aperta tra Conte e Schlein”. Nel merito, poi, di quello che sarà il suo prossimo impiego, Casalino non ha dubbi: “Col Movimento abbiamo molto sofferto di un giornalismo troppo partigiano quando siamo arrivati in Parlamento. Nel mio nuovo percorso voglio fare uno sforzo: non sarà facile staccarsi dopo 15 anni da dirigente di un partito, ma cercherò di raccontare i fatti e tenermi più possibile vicino alla verità. Questo sarà l’obiettivo”.
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