Caso Menendez, Lyle ed Erik a un passo dalla libertà vigilata: la nuova sentenza

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Lyle ed Erik Menendez, condannati per l’omicidio dei genitori, potrebbero ottenere la libertà vigilata. Dopo oltre tre decenni di reclusione per l’uccisione dei genitori nella loro residenza di Beverly Hills nel 1989, il giudice Usa Michael Jesic di Van Nuys, a Los Angeles, ha ridotto le loro condanne all’ergastolo.

Lyle ed Erik Menendez, condannati per l’omicidio dei genitori nel 1989, sono stati dichiarati idonei alla libertà vigilata dopo 35 anni di reclusione. La sentenza, emessa il 13 maggio dal giudice della Corte Superiore della Contea di Los Angeles Michael Jesic, ha concluso un iter giudiziario complesso.

I fratelli, inizialmente condannati nel luglio 1996 a due ergastoli consecutivi senza possibilità di libertà condizionale, hanno ricevuto una condanna a 50 anni di reclusione con possibilità di accedere alla libertà vigilata. Durante la nuova sentenza, il giudice Michael Jesic ha affermato che è stato commesso un crimine orribile, ma è rimasto altrettanto scioccato dalle lettere degli ufficiali carcerari e penitenziari, affermando che è straordinario ciò che hanno fatto i fratelli.

“Credo che abbiano fatto abbastanza negli ultimi 35 anni per avere un giorno la possibilità” di essere liberati, ha affermato. Sebbene la legge californiana li renda immediatamente idonei, la commissione statale per la libertà condizionale dovrà valutare il caso prima di una possibile scarcerazione.

Considerato il tempo già scontato, la richiesta è imminente, e un’udienza è già prevista per il 13 giugno. I fratelli, attualmente di 57 e 54 anni, hanno partecipato all’udienza tramite videoconferenza dal carcere di San Diego. “Avevano le lacrime agli occhi e sorridevano”, ha dichiarato l’avvocato dei fratelli Menendez, Cliff Gardner, a KNBC-TV, descrivendo la reazione dei suoi assistiti al verdetto.

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