Caso Silva a Montecchio Precalcino, Masolo (AVS): “Nardin che ne pensa”?

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Renzo Masolo, Europa Verde

“Il progetto Silva è diventato di interesse regionale, non solamente per l’opposizione che abbiamo condotto in Consiglio regionale e per la ragionevole posizione assunta dalla Giunta (leggi qui), ma soprattutto a causa di una opposizione al progetto espressa anche da vari soggetti in altre province”.

È quanto dichiara il consigliere regionale vicentino Renzo Masolo, di AVS, tornando sulla vicenda dell’area Ex Safond a Montecchio Precalcino e il progetto di Silva Srl (gruppo EcoEridania) di realizzare una piattaforma per il trattamento dei rifiuti pericolosi.

“Tutti i pareri negativi fin qui raccolti, inclusi quelli di esperti di fama nazionale chiamati in causa dal Comitato Tuteliamo la Salute – si chiede Masolo -, per non parlare di una mobilitazione che ha visto il coinvolgimento anche delle Amministrazioni e delle Diocesi di Vicenza e Padova, avranno un semplice valore di carta bollata o il Presidente della Provincia Nardin, in veste di rappresentante degli interessi della comunità, intende pubblicamente prendere atto della volontà di cittadini, associazioni e Amministrazioni”?

E ancora: “Recentemente ho presentato una interrogazione in Consiglio regionale, in seguito a segnalazione dei residenti, per chiedere alla Giunta se non intenda attivare un monitoraggio da parte di ARPAV su cumuli di sabbie esauste stoccate all’aperto nel sito denominato “T50”, nell’insediamento situato in via Terraglioni n. 50, a pochi metri dall’altro stabilimento di Silva S.r.l.

Secondo i cittadini questi cumuli non risulterebbero protetti o coperti da alcuna struttura di contenimento, né risulterebbero dotati di barriere laterali impermeabili. In aggiunta, la superficie di appoggio dei cumuli è in cemento, ma le aree confinanti con terreni più bassi e non impermeabili non appaiono protette.

Per questo – aggiunge Renzo Masolo – i cittadini temono il rischio che, in caso di piogge intense, si verifichino fenomeni di dilavamento, erosione e trasporto di percolato direttamente in falda.

Questo Comune presenta una serie di criticità che richiederebbero una tutela adeguata a un territorio che appare già provato. La vicinanza geografica di questi terreni a una delle falde acquifere più importanti del Nord d’Italia e la lunga sfilza di pareri negativi fin qui raccolti hanno così poco valore per la nostra Provincia?”.