
Sulla questione del nuovo parcheggio dell’Ospedale in viale Rodolfi intervengono criticamente anche i consiglieri comunali di Coalizione Civica Sinistra Verdi, Mattia Pilan e Martina Corbetti, e i portavoce della medesima lista, Ciro Asproso e Nora Rodriguez, con una nota che guarda anche alla futura realizzazione del parcheggio Rodolfi 2, a sud di quello appena realizzato.
“Già il fatto che l’azienda ospedaliera si sia trovata costretta a specificare che il progetto non è ancora completo è un segnale di un lavoro poco curato e sicuramente mal comunicato. Proprio per questo non ci rassicura completamente la conferma della piantumazione di 8 nuovi alberi: da un lato perché si tratta della metà di quelli che erano presenti, per cui non possiamo di certo essere soddisfatti, dall’altro perché non è dato sapere di che alberi si tratti, né di quanto siano grandi”.
I quattro continuano a esprimere dubbi: “Siamo davvero colpiti si sia riservata così scarsa attenzione ai destinatari di un intervento che guarda a una popolazione fragile: il primo accesso all’Ospedale diventa oggi con questa opera ancora meno accogliente. Nell’auspicio che si tratti di alberi alti, in grado di mitigare le ondate di calore e di contribuire all’estetica urbana – ci lascia comunque sgomenti il parallelo giudizio negativo di un’autorità competente (che immaginiamo essere il Genio) per la piantumazione di nuove alberature lungo il marciapiede verso il fiume, considerato come queste fossero già presenti e non avessero mai recato problemi”.
“Evidenziate tutte le criticità del progetto del parcheggio a Nord, vogliamo invitare a ragionare più approfonditamente per il futuro Rodolfi Sud – sollecita Coalizione Civica Sinistra Verdi –. Se questo progetto è evidentemente un intervento figlio di un altro tempo (anche se la relativa convenzione è solo del 2019, anno in cui ci sarebbe dovuta essere una maggior attenzione ai temi dell’ambiente e della qualità degli interventi), chiediamo con forza un’attenzione specifica al futuro intervento a Sud, il cui progetto non risulta online. Per più ragioni: si possono recuperare le alberature venute meno lungo l’argine in uno spiazzo che oggi è un’unica landa di cemento; è a ridosso di Parco Querini, risultandone un’effettiva porta e biglietto di ingresso, per cui un’elevata qualità architettonica è imprescindibile; oggi vi è una fermata del bus proprio in un viale dove passerà il futuro BRT, per cui la stessa fermata dovrà avere una sua dignità.”
I quattro, quindi, chiudono: “I parcheggi sono dei non luoghi per definizione, ma non per questo devono abbassare la qualità urbana. Guardiamo ai numeri: in città ci sono 11.583 stalli, che occupano quindi un’area di quasi 150mila metri quadri; se guardiamo poi alle macchine, includendo anche gli stalli lungo le strade superiamo i 900mila. Parliamo quindi di un’area che oscilla tra i 20 e i 120 campi da calcio. Per comprendere ancora meglio, la superficie media è pari al nostro Centro Storico. Se non si dà dignità a questi spazi è come non dare dignità a un quartiere intero. Le altre città ci insegnano che i parcheggi possono essere spazi attraversabili, e quindi sicuri, ma per questo serve investire nella qualità architettonica, nelle piantumazioni, nell’intermodalità dei trasporti, nell’ampiezza degli spazi per le persone, nella mitigazione delle isole di calore con la scelta di materiali adeguati“.
“Da ultimo: è inaccettabile che gli interventi dell’Ente pubblico siano così poco curati, dovrebbero essere da esempio per l’imprenditoria privata, invece, sono spesso all’origine di nuovi buchi neri e causa del deprezzamento della qualità urbana e della città pubblica.”