Chiusura del Centro di Salute Mentale di Schio, PD: un nuovo colpo alla nostra Sanità

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Il Centro di Salute mentale a Schio è chiuso, scrive nella nota che pubblichiamo il Pd di Schio. Dal 28 Giugno. Sosteneva centinaia di persone che ora non avranno un supporto psicologico, proprio nel periodo estivo, notoriamente un periodo difficile per le persone che vivono in situazioni di disagio.

Grazie alla sollecitazione di Alberto Bressan, che da comune cittadino ha organizzato un sit-in davanti al Centro di Salute Mentale, alcune persone, più o meno coinvolte dal problema, ma comunque sensibili ed attente, si sono ritrovate martedì 2 Luglio alle 10.00 davanti al Centro di Salute mentale.

È stata l’occasione di approfondire esperienze personali e condividere, fra chi aveva più conoscenza del problema, gli aspetti tecnici. Chi ha preso le decisioni? Chi ne era a conoscenza da tempo? Chi è ancora in grado di invertire la rotta quando le decisioni sono prese?

In rappresentanza del Gruppo consiliare del Partito Democratico era presente Giulia Andrian che ha ricordato che la politica sanitaria è di competenza regionale e che il PD e tutta la coalizione di centro sinistra hanno promosso una raccolta firme in difesa di tutti i servizi socio-sanitari del territorio dell’Altovicentino.

I servizi che nel nostro territorio purtroppo, con l’accorpamento all’ULSS di Bassano, stanno subendo un progressivo depotenziamento, quando non un vero e proprio smantellamento.

È stata fatta una richiesta al Presidente del Consiglio regionale, per consegnare l’appello sottoscritto da più di 4000 cittadini.

E i sindaci? Che ruolo hanno? Se da una parte le politiche sanitarie sono in mano alla Regione, è anche vero che un sindaco deve essere consapevole che il suo impegno non può limitarsi ai confini comunali perché il benessere dei suoi cittadini dipende anche da decisioni che vengono prese altrove. Per cui un sindaco deve vigilare ed essere presente là dove queste decisioni vengono prese. Siamo stati lieti della presenza del sindaco di Santorso, Franco Balzi, che è candidato alla Presidenza della Conferenza dei sindaci, cosa che sarà decisa per via elettiva, in queste ore.

Con lui abbiamo ribadito che il male minore e una parziale soluzione potrebbe essere quella di alternare i giorni di apertura tra Schio e Thiene, almeno in questo periodo, visto che nessun supporto logistico compensativo è stato dato alle famiglie che afferiscono al CSM di Schio. Questa proposta, già portata avanti dai sindaci, è in realtà già stata rifiutata dai vertici della ULSS.

Come PD di Schio chiediamo di riconsiderare questa proposta di mediazione, vista anche la difficoltà dei pazienti del CSM a spostarsi e a cambiare ambiente di cura. Prosegue, d’altra parte, affidato al Gruppo consiliare del PD in Regione, l’iter dell’interrogazione per evitare la chiusura definitiva del Centro di Salute mentale.