Cibo scaduto e lavoro irregolare, attività della Guardia di finanza nel Vicentino: sanzioni a due market

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cibo scaduto

Cibo scaduto, non conforme ai requisiti Ue e un lavoratore in nero: sono queste le risultanze di alcuni controlli svolti dalla Guardia di finanza di Vicenza in alcuni esercizi commerciali della provincia.

In particolare, i finanzieri del Gruppo di Bassano del Grappa hanno eseguito un accesso presso un punto vendita di una nota catena di supermercati operante nella Regione del Veneto, ubicato nel Comune di Cassola, rilevando la presenza di prodotti alimentari scaduti, tra cui pasta fresca e condimenti, esposti per la vendita ai consumatori finali, in violazione all’art. 24 del Reg. UE n. 1169/2011. 

Il cibo scaduto, individuato dalle Fiamme Gialle bassanesi intervenute sul posto, è stato ritirato dal mercato e sottoposto a sequestro amministrativo ai sensi dell’art. 13 della Legge n. 689/1981, in quanto potenzialmente dannoso per la salute dei consumatori. Inoltre, a carico del trasgressore e della società, quale obbligato in solido, è stata applicata la sanzione amministrativa pecuniaria pari a 7.000 euro prevista dall’art. 12, comma 3 del D.Lgs. 15/12/2017, n. 231. 

Inoltre, le Fiamme Gialle della Tenenza di Thiene hanno effettuato un controllo nei confronti di una ditta individuale, avente sede a Thiene ed esercente l’attività di minimarket multi-etnico, gestita da un cittadino di nazionalità pakistana, nel corso del quale hanno sottoposto a sequestro amministrativo complessivamente 262 prodotti alimentari, destinati al consumatore finale, privi delle informazioni previste dalla normativa in lingua italiana (art. 7 del Regolamento UE 1169/2011), con contestazione della violazione amministrativa prevista dall’art. 3 del D.Lgs. 15/12/2017 n. 231 ed irrogazione della sanzione di 1.400 euro

Nel corso del citato controllo i finanzieri della Tenenza di Thiene hanno anche rilevato la presenza di un lavoratore in nero, di origine pakistana, impiegato quale dipendente all’interno del punto vendita, privo del permesso di soggiorno. Pertanto, il cittadino extra-comunitario è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Vicenza per il reato di “ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato da parte di uno straniero non comunitario” previsto dall’art. 10 bis del Decreto Legislativo 25/07/1998, n. 286 (Testo unico sull’immigrazione) e, contestualmente, il titolare della ditta individuale è stato denunciato per il reato di cui all’art. 22 del Testo Unico sull’Immigrazione, per aver occupato alle proprie dipendenze il lavoratore straniero privo del permesso di soggiorno. 

A seguito dell’attività svolta, l’Ispettorato del Lavoro di Vicenza, su proposta della Guardia di Finanza, ha disposto la sospensione dell’attività lavorativa del minimarket poiché i lavoratori “in nero” superavano il 10% della forza lavoro presente in loco al momento del controllo.