
COLOGNA VENETA (VERONA) (ITALPRESS) – “Con questi ulteriori 23 chilometri di nuova ciclovia tra i Comuni di Cologna Veneta, Pressana, Minerbe, Legnago e Cerea, la Treviso Ostiglia, uno dei percorsi ciclopedonali più belli d’Italia, realizzato sul sedime di un’ex ferrovia, sfiora i 110 chilometri di lunghezza complessiva, avvicinandosi al traguardo dei 118 previsti tra le province di Treviso, Padova, Vicenza e Verona. Un asse verde strategico per il cicloturismo e la mobilità lenta che si inserisce nella programmazione regionale degli itinerari cicloturistici collegati anche al Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche (la Ciclovia del Sole, da Verona a Firenze; la VenTo, che da Venezia a Torino; la Ciclovia del Garda, lungo il perimetro del Lago; la Trieste-Venezia; l’Adriatica, da Chioggia al Gargano) oltre che con percorsi ciclabili importanti (GiraSile, Riviera Berica, Anello dei Colli Euganei, ciclovia del Brenta)”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, è intervenuto oggi a Cologna Veneta, in provincia di Verona, alla cerimonia di inaugurazione del nuovo tratto della Ciclovia Treviso Ostiglia tra Cologna Veneta, Pressana, Minerbe, Legnago e Cerea.
“Una volta completata dalla Regione tramite Veneto Strade nel 2026, la Treviso Ostiglia consentirà agli amanti delle due ruote di percorrere in continuità, senza mai scendere dalla bici, il tratto da Trieste al confine con la Lombardia, passando per Treviso e la Greenway del Sile, alla scoperta delle bellezze della nostra Regione. Un territorio, il Veneto, attraversato da un’ampia rete ciclabile di oltre 9 mila chilometri mappati, oltre 3 mila dei quali in sede propria, che comprende le cinque ciclovie turistiche di interesse nazionale (Ven-To, Sole, Adriatica, Garda e Trieste-Venezia), la Greenway del Sile e la Treviso-Ostiglia. L’ennesima concreta risposta anche ai 73 milioni di presenze che confermano il Veneto prima regione turistica d’Italia ma anche una concreta alternativa di mobilità sostenibile per chi si sposta quotidianamente tra casa e lavoro, capace di migliorare la qualità della vita e tutelare l’ambiente” conclude Zaia.
Era presente anche la Vicepresidente e Assessore ai Lavori Pubblici, Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti, che ha aggiunto: “L’apertura del settimo e ultimo lotto della ciclovia, tra Legnago e Casaleone, è prevista per l’autunno 2026: l’ultimo prezioso tassello di un progetto strategico per il Veneto grazie al quale la Treviso-Ostiglia diventerà un percorso continuo di 118 chilometri, pronto a collegare le province di Treviso, Padova, Vicenza e Verona, trasformando l’ex tracciato ferroviario in una dorsale verde al servizio di cittadini e turisti. Per la gestione, manutenzione e promozione turistica della Ciclovia, i Comuni stipuleranno delle convenzioni con la Federazione dei Comuni del Camposampierese che porta anche nel vicentino e nel veronese l’ottima esperienza accumulata in questi anni, anche nella valorizzazione di una ciclabile che, pur non ancora realizzata completamente, nel 2025 ha conquistato il settimo posto al Bike & Travel Award, il premio che l’omonima rivista tedesca assegna alle migliori ciclovie e percorsi ciclopedonali a livello internazionale”.
“Vicino al Ponte sul Guà, nel Comune di Cologna Veneta, è stato installato il primo totem ‘bike counter’ con radar conta passaggi, che misurerà il flusso dei ciclisti, calcolerà la CO2 risparmiata e fornirà informazioni utili a chi percorre la ciclovia e a settembre ne installeremo altri due, a Montegalda, vicino alla rotatoria sulla SP 20, e a Legnago, in prossimità del ponte di via Olimpia, sul Bussè. I dati raccolti confluiranno nella Veneto Data Platform, la piattaforma regionale che integra mobilità, turismo e ambiente, rendendo la nostra rete ciclabile non solo più accessibile, ma anche più smart e sostenibile” conclude De Berti.
-Foto Regione Veneto-
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