Colli Euganei, cinghiali distruggono i vitigni. Cavinato (Lega-LV): “Agricoltori esasperati, e arriveranno anche i daini”

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Con la stagione della vendemmia, si torna a parlare dei danni all’agricoltura causati dalla presenza dei cinghiali, tema peraltro costantemente dibattuto anche a livello nazionale, stante la presenza sempre più invadente della specie anche nelle aree urbane: la consigliera regionale della Lega-Liga Veneta Elisa Cavinato richiama la questione dopo le notizie sui danni nella zona dei Colli Euganei dove i cinghiali stanno spadroneggiando nonostante le attività di controllo (sul sito ufficiale del Parco Colli Euganei c’è una pagina dedicata alla gestione dei cinghiali). In particolare tra Teolo Alta, Valnogaredo, Cinto Euganeo e Calaone gli ungulati hanno “vendemmiato” in abbondanza, causando pesanti danni ai vigneti. “La vendemmia nei Colli Euganei – sostiene la consigliera Cavinato – non può essere rovinata dai cinghiali. Gli agricoltori sono esasperati: occorre una soluzione concreta per contenere gli esemplari, e beneficiare dei dovuti ristori per la quantità di uva persa, attualmente fino al 10% della produzione media”.

Oltretutto anche difese come recinzioni oltre il metro e il filo elettrificato non hanno sortito alcun effetto deterrente. “Questi animali – spiega infatti l’esponente Lega-LV – nei loro assalti notturni ai vitigni riescono pure a scavalcare le recinzioni. Costituiscono, pertanto, una terribile piaga per gli operatori del settore, che presto dovranno fare i conti con i rincari delle materie prime e gli effetti dei dazi”. Oltre ai cinghiali, aggiunge Cavinato, a far man bassa di uva sui colli arriveranno anche i daini, attualmente in netta proliferazione, complicando ancora di più la situazione. “Non posso che condividere – conclude – quanto richiesto dalle associazioni di categoria: i risarcimenti per i danneggiati e controllo della fauna selvatica, anche attraverso una revisione della legge nazionale sul prelievo venatorio”