
Continua a tenere banco a Vicenza il tema della sicurezza in città dopo l’aggressione a una commerciante di corso Fogazzaro e il successivo rilascio dell’autore del gesto, un senzatetto già noto alle forze dell’ordine per episodi simili. Il sindaco Giacomo Possamai, intervistato dal Giornale di Vicenza, ha denunciato «l’impotenza dei sindaci» e chiesto al Governo di Roma una semplificazione delle procedure per l’espulsione dei cittadini stranieri irregolari autori di reati ripetuti. Ma la risposta da parte dell’opposizione non si è fatta attendere.
A intervenire duramente è Nicolò Naclerio, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale: «Ogni sindaco, di ogni città e paese, fa parte di un sistema che deve garantire la sicurezza dei propri concittadini. È grave che Possamai continui ad addossare le responsabilità ad altri, anche nel caso della Commerciante di Corso Fogazzaro aggredita, quasi volendosi escludere dal sistema stesso. Il primo cittadino non può sottrarsi al suo ruolo operativo. La prevenzione e l’uso efficace della Polizia Locale dovrebbero essere la prima risposta all’ondata di criminalità che stiamo vivendo».
Nel mirino di Naclerio non solo le parole, ma anche l’atteggiamento dell’amministrazione:
«In questi giorni non è arrivato alcun segnale forte da Palazzo Trissino. La stampa riporta solo rassegnazione e un fastidioso senso di menefreghismo da parte del sindaco su un tema cruciale. La sicurezza non si garantisce solo con le leggi dello Stato, ma anche con una strategia amministrativa locale incisiva, cosa che oggi manca del tutto».
Il consigliere incalza: «Non si può pensare di rispondere a ogni emergenza con l’appello al governo centrale. La Polizia Locale è alle dirette dipendenze del sindaco, che dovrebbe guidarla in un’azione preventiva sul territorio. Si parla di spaccio, di degrado, di paura crescente: a queste situazioni si risponde con misure concrete, non con dichiarazioni generiche e lamenti».
Naclerio conclude con una stoccata polemica: «Il sindaco tagli il permissivismo e il lassismo invece di tagliare solo i nastri delle inaugurazioni. Vicenza ha bisogno di sicurezza reale, non di parole scaricate su Roma».
Un affondo che riaccende lo scontro politico in città su una questione sempre più sentita da residenti e commercianti, stanchi di promesse e in cerca di risposte efficaci sul piano locale.