Confcommercio, 200 punti vendita in provincia di Vicenza aderenti al trimestre anti inflazione

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Bollette pazze: consumatori in crisi dopo la fine del mercato tutelato
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Sfiorano i 200 punti vendita, in provincia di Vicenza, gli aderenti al trimestre anti inflazione siglato ufficialmente ieri a Palazzo Chigi da Confcommercio e dalle altre principali associazioni della distribuzione e del commercio (Ancd-Conad, Ancc-Coop, Federdistribuzione, Fiesa-Confesercenti), comprese le organizzazioni che rappresentano i settori delle farmacie e parafarmacie.

Dal 1° ottobre al 31 dicembre 2023, dunque, queste imprese si impegnano a promuovere, in forma autonoma, una selezione di articoli a prezzi contenuti. In particolare si tratta di beni di prima necessità, alimentari e non alimentari di largo consumo, nonché dei prodotti per l’infanzia e la cura della persona. Le imprese aderenti sono riconoscibili per l’utilizzo del logo (bollino) tricolore del Governo, che riprende i colori della bandiera italiana, con la scritta “trimestre anti-inflazione”, ma un elenco completo è presente anche sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

“A tutte le aziende che hanno scelto di aderire al trimestre anti-inflazione non può che andare un plauso – afferma Nicola Piccolo, presidente di Confcommercio Vicenza -, perché hanno deciso di intervenire una volta di più sui loro margini in una situazione che vede, oramai da diciotto mesi,  il settore del dettaglio impegnato a contenere il più possibile i prezzi a fronte di una crescita importante dei costi energetici, delle materie prime e dei listini dei fornitori”.

Il presidente di Confcommercio Vicenza non nasconde che bisogna fare di più se si vuole che il “carrello della spesa” sia meno pesante per i consumatori: “Perché il dettaglio è solo uno tasselli del mercato, quello che ha il contatto diretto con il cliente e dunque è in prima fila, ma è chiaro che se si vuole più efficacia ci vuole un’azione strutturale su tutta la filiera. Nel frattempo però, iniziamo da qui – conclude il presidente Piccolo -, da questi punti vendita che potrebbero solo essere i primi: abbiamo infatti chiesto, per il tramite di Confcommercio nazionale, che ci sia la possibilità di aderire all’iniziativa anche nei prossimi giorni, perché i tempi per iscriversi all’elenco erano molto stretti e ci sono imprese che non sono riuscite a farlo”.