
Giornata intensa ieri a Marghera per il Congresso regionale del PSI del Veneto. Due mozioni congressuali si sono confrontate in un dibattito acceso ma costruttivo, che ha messo al centro identità, ruolo politico e prospettive future del PSI nella regione.
Al di là delle diverse sensibilità emerse, la discussione ha trovato un punto fermo: la collocazione naturale e storica dei socialisti nel campo della sinistra riformista, fondata sui valori di uguaglianza e libertà. È da questa consapevolezza che è maturato il convinto sostegno del partito alla candidatura di Giovanni Manildo alla presidenza della Giunta regionale, vista come occasione per rafforzare un centrosinistra alternativo alla lunga stagione di governo del centrodestra veneto.
Sul piano interno, il congresso ha sancito l’elezione a nuovo segretario regionale di Pietro Lotto, già segretario della città metropolitana di Venezia, figura di sintesi capace di raccogliere il consenso trasversale dei delegati. Rinnovato anche il Direttivo regionale, con il PSI vicentino rappresentato dai Gianluca Capristo e Luca Fantò, segretario cittadino.
«Il congresso veneto ha dimostrato che il PSI sa discutere, anche con toni diversi, ma sa uscire unito e rafforzato – ha dichiarato Luca Fantò, segretario provinciale PSI Vicenza –. Con Lotto alla guida e il sostegno a Manildo, i socialisti veneti confermano la volontà di essere protagonisti nella costruzione di un Veneto più giusto e libero».