Contaminazione da Pfas, i consiglieri di Vicenza in Comune: “La Provincia convoca tavoli urgenti ma non risponde alle interrogazioni”

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Sulla questione contaminazioni da PFAS e PFBA nel territorio Vicentino sono intervenuti anche i consiglieri provinciali del gruppo Vicenza in Comune Carlo Gecchelin, Marco Guzzonato, Mattia Pilan, Enrico Storti, Diego Zaffari, Massimo Zulian, i quali hanno diffuso un comunicato nel quale lamentano la mancata risposta del Presidente della provincia ad una interrogazione urgente sui rischi di un nuovo danno ambientale.

Il Gruppo Vicenza in Comune lo scorso 3 novembre aveva chiesto che venisse convocata con carattere d’urgenza una seduta del Consiglio Provinciale per la trattazione di un ordine del giorno e di una interrogazione riguardanti le problematiche ambientali legate alle sostanze denominate PFAS. “Il carattere d’urgenza – ricorda il gruppo – è previsto dal regolamento del Consiglio Provinciale, e ritenevamo che lo stesso fosse più che opportunamente motivato dalla gravità della situazione, che ha visto la Procura di Vicenza attivarsi e, soprattutto, sta preoccupando fortemente la cittadinanza vicentina per il rischio che si ripetano irreversibili danni ambientali, simili a quelli legati all’ex fabbrica Miteni”.

Nel dettaglio, con l’interrogazione del 3 novembre i consiglieri di Vicenza in Comune avevano chiesto: se il Presidente fosse stato messo a conoscenza dagli Uffici Provinciali della problematica legata alla presenza di PFAS nel cantiere della SPV prima del 21 maggio 2025, ed eventualmente quali iniziative avesse intrapreso; come il Presidente e l’ente Provinciale si siano mossi dal 21 maggio 2025, data della comunicazione di Arpav, per contribuire a tutelare e difendere l’ambiente e la salute; se la Provincia di Vicenza è in grado di assicurare che i 3 milioni di metri cubi di materiale potenzialmente caratterizzati dalla presenza di PFBA siano gestiti in sicurezza e senza pericoli per la falda; che il Presidente comunichi al Consiglio quali sono i 21 siti in questione; quali siano le iniziative urgenti che la Provincia, assieme agli altri enti citati, ha introdotto per limitare i rischi; di relazionare il Consiglio sullo stato della procedura di bonifica del sito dell’ex Miteni di Trissino.

A distanza di 10 giorni, sottolinea il comunicato, «mentre il Presidente Nardin convoca tavoli urgenti con i comuni interessati sullo stesso tema, nessuna risposta ufficiale ci è pervenuta e tantomeno è stato convocato il Consiglio Provinciale con l’urgenza richiesta, lasciando quindi senza risposte le domande dei sottoscritti consiglieri provinciali, interpreti delle preoccupazioni di migliaia di cittadini vicentini. Critichiamo quindi con forza – conclude il comunicato – il comportamento reticente della Presidenza della Provincia di Vicenza e ribadiamo la richiesta di convocazione urgente del Consiglio Provinciale affinché vengano date risposte chiare ed esauriente alle legittime preoccupazioni dei cittadini”.