
È stato costituito questa mattina a palazzo Nievo, sede della Provincia di Vicenza, il Comitato Provinciale di Coordinamento per la gestione coordinata dei procedimenti relativi alla contaminazione da PFBA. Le sostanze perfluoroalchiliche sono state rilevate in alcuni tratti dell’acquifero vicentino e in alcuni siti interessati dai lavori legati alla realizzazione della Superstrada Pedemontana Veneta, in particolare nelle gallerie di Malo e Sant’Urbano. Il Comitato nasce dunque dall’esigenza di garantire un costante monitoraggio del territorio, aumentando le indagini su tutti i siti interessati dal deposito, con conseguente necessità di un intervento economico importante. La Provincia di Vicenza ha coinvolto Arpav, Ulss 8 Berica e tutti i Comuni interessati dalla contaminazione da PFBA, che sono, oltre al capoluogo, Arzignano, Brogliano, Caldogno, Cornedo Vicentino, Castelgomberto, Isola Vicentina, Dueville, Malo, Marano Vicentino, Montecchio Maggiore, Montecchio Precalcino, Monticello Conte Otto, Sarcedo, Thiene, Trissino e Villaverla.
Il primo dato emerso dall’incontro è la conferma che la potabilità delle acque risulta sotto controllo: dagli acquedotti pubblici si può bere in sicurezza. Arpav ha poi presentato l’esito delle indagini finora svolte, ma Provincia e Comuni ritengono fondamentale che le indagini vadano allargate a tutti i siti potenzialmente interessati, per avere un quadro completo e agire di conseguenza.
Il Comitato Provinciale di Coordinamento si occuperà anche di presentare osservazioni allo Studio di Impatto Ambientale nell’ambito della procedura VIA attualmente in corso. La procedura permetterà di stabilire ulteriori prescrizioni a Superstrada Pedemontana Veneta, garantendo ulteriori misure di mitigazione e compensazione, e rafforzando i futuri monitoraggi ambientali.
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Fonte: Contaminazione da PFBA: nasce il Comitato Provinciale di Coordinamento per chiedere di potenziare i monitoraggi e le indagini sui siti di deposito , Provincia di Vicenza





































