Contaminazioni Pfba su Pedemontana, Camani e Luisetto (Pd): “Nessun processo sommario, ma non si può far finta di nulla”

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Nessun processo preventivo ma nemmeno far finta di nulla o scaricare su “altri” la responsabilità di intervenire: è questo quanto sostengono le consigliere regionali del Pd Vanessa Camani, capogruppo e Chiara Luisetto, intervenute ancora una volta a proposito della contaminazione da Pfba probabilmente causata dai lavori delle gallerie della Superstrada Pedemontana Veneta (per approfondire leggi qui, ndr): “Non è nostro compito fare processi – spiegano le due consigliere – ma è nostro compito quello di occuparci e preoccuparci della salute delle persone e della tutela del nostro territorio. Al tempo stesso, non siamo tuttavia disposti ad accettare, tra smentite e prese di distanze, alcun tentativo di scaricabarile da parte della Regione e dei soggetti coinvolti”.

superstrada pedemontana
Vanessa Camani, Capogruppo Pd in Consiglio Regionale

Secondo le esponenti dem, il problema della presenza di Pfba lungo la Pedemontana va affrontato sotto due aspetti, il primo dei quali riguarda la contaminazione delle acque superficiali e sotterranee riscontrata da Arpav presso le gallerie della SPV: “È un fatto indiscutibilmente grave – dichiarano -, a fronte del quale alcune azioni sono state già messe in atto. Ma vanno monitorate e, nel caso, implementate. Ribadiamo che la depurazione con i carboni attivi sembra poter svolgere una efficace funzione tampone. Su questo pretendiamo garanzie”.

Chiara Luisetto pd su cassa integrazione vicenza pfas
La consigliera regionale Pd Chiara Luisetto

Va però affrontata anche la contaminazione legata alle terre di risulta dei lavori delle gallerie stoccate nelle cave di prestito, tre milioni di metri cubi la cui percolazione sembra rappresentare una minaccia imminente sulle risorse idropotabili di Vicenza e Padova: “I Consorzi di Bonifica, soggetti gestori ed enti locali, devono essere in questo senso supportati e tutelati. Insomma – concludono Camani e Luisetto – lungi da ogni inutile processo sommario, bisogna guardare a come scongiurare i rischi che sembra si stiano correndo. Una responsabilità che è collettiva: ognuno è chiamato a fare la propria parte, prima di tutto garantendo la massima trasparenza e la più completa informazione ai cittadini. Chiediamo alla Regione di intervenire con urgenza”.