Contenimento delle Nutrie in Veneto, firmata la Convenzione con i Consorzi di Bonifica

Assessore Corazzari: “Progetto sperimentale, unitario e di orizzonte triennale per contenere la specie e tutelare con il nostro territorio"

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Una nutria sull'argine del Bacchiglione a Vicenza

È stato presentato oggi nella sede regionale di Mestre un progetto sperimentale voluto dall’Amministrazione Regionale del Veneto per ad aumentare l’efficacia delle azioni di controllo ed eradicazione della nutria sull’intero territorio. Erano presenti i Consorzi Acque Risorgive, Adige Euganeo, Adige Po, Alta Pianura Veneta, Bacchiglione, Delta Po, Piave, Veneto Orientale, Veronese, oltre ad ANBI Veneto, Coldiretti, Confagricoltura, CIA, Confederazione Agricola e agroalimentare del Veneto. Con la firma della Convenzione tra la Regione del Veneto e i Consorzi di Bonifica il progetto entra dunque nel vivo ed è finanziato per il triennio 2025-2027 con 1,5 milioni di euro in tre tranche da 500 mila euro annue. La novità è che si tratta di un progetto unitario su tutto il territorio regionale, con la Regione del Veneto a coordinare e i Consorzi di Bonifica e le Autorità di bacino come protagonisti, in modo da ottimizzare gli sforzi per combattere la nutria, specie particolarmente dannosa per l’ambiente in particolare per la tenuta idrogeologica del territorio in caso di eventi meteorologici estremi.

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La firma della convenzione con i Consorzi di Bonifica per il contenimento delle nutrie

L’assessore regionale alla Caccia Cristiano Corazzari ha infatti spiegato che la nutria in Veneto ha avuto una enorme espansione trovando un perfetto habitat dove prosperare, per la ricchezza di corsi d’acqua, causando però pesanti danni sia agli argini sia alle colture. Ogni anno gli abbattimenti in regione sono 60 mila ma, ha chiarito l’assessore, si tratta di una goccia nel mare rispetto alla numerosità di questa specie: “La situazione – ha ribadito – diventa sempre più critica ed è per questo che la Regione ha scelto di intervenire con questo progetto sperimentale che punta a incrementare gli abbattimenti e ad avere un maggior controllo sulla distribuzione e sugli effetti della specie sul territorio. I Consorzi di Bonifica attivi sul territorio regionale diventano soggetti attuatori privilegiati del Piano regionale di controllo della nutria, piano già approvato nel 2021, con il compito di comporre e gestire le squadre degli operatori abilitati al controllo, favorendo il raccordo operativo con la Polizia Provinciale, di organizzare lo smaltimento delle carcasse, di raccogliere ed elaborare le informazioni sui capi catturati”.

La seconda novità introdotta dal progetto è l’assegnazione di contributi forfettari a favore degli operatori volontari impegnati nelle operazioni di controllo. Tali contributi comprendono un’indennità chilometrica, un rimborso per le cartucce utilizzate, e un corrispettivo di 3 euro per ogni capo abbattuto e consegnato al centro di stoccaggio, premiando chi conferirà almeno dieci capi a uscita. Inoltre è previsto che tra i costi elegibili a rimborso siano ricompresi quelli assicurativi, la tassa sul porto d’armi, l’iscrizione annuale all’ATC o al CA e quelli per l’acquisto di alcune dotazioni antinfortunistiche funzionali all’esercizio delle attività di controllo.

L’assessore Corazzari

Corazzari ha poi sottolineato che per l’efficacia del piano di controllo è fondamentale il ruolo dei Consorzi di Bonifica, che oltre a conoscere bene i territori, hanno anche un rapporto continuo con gli agricoltori. “Inoltre – ha concluso – i Consorzi hanno un ambito di intervento ottimale, e come enti di ampiezza sovracomunale operano all’interno di una dimensione territoriale ideale per intervenire anche in accordo con i singoli Comuni coinvolti”.

Il piano prevede infine, in capo ad ANBI Veneto, l’associazione regionale che riunisce i Consorzi di Bonifica, il compito di raccogliere i dati per elaborare un report su scala regionale che scatti un’istantanea circa l’avanzamento degli interventi in Veneto.