Global Service tra Comune e Aim, la Giunta avvia percorso. Rucco: “consiglio comunale deciderà”

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Il sindaco Francesco Rucco: “Vogliamo dare la possibilità al consiglio comunale di decidere con cognizione di causa, anche in vista dei possibili scenari futuri dell’azienda”

È stato prorogato di un anno il contratto di Global Service, in scadenza, tra Comune e Aim Vicenza Spa per la gestione e manutenzione delle strade comunali, della rete di illuminazione pubblica, delle aree di sosta a pagamento e dei parcheggi.

La giunta intende portare, a brevissimo, all’attenzione del consiglio comunale la proposta di verificare se sussistano i presupposti per la creazione di una società in house per la gestione dei servizi oggi ricompresi nel Global Service. Una volta che, come auspicato, ne fosse accertata la sussistenza, allora il consiglio sarebbe chiamato ad esprimersi sulla creazione del soggetto in house.

“L’obiettivo è dimostrare con dati e numeri alla mano – dichiara il sindaco di Vicenza Francesco Rucco – che l’operazione di affidare i servizi “in house” senza gare non creerà alcun danno ad Aim che rimarrà così com’è ora per quanto riguarda la struttura, ma vedrà affidata la gestione strumentale dei servizi individuati, ad un nuovo soggetto. Sarà fondamentale capire e prevedere quale impatto potrà avere la nuova ipotesi anche nell’ottica di un’eventuale fusione e di operazioni relative ad asset futuri. L’importante è che il consiglio comunale venga messo nelle condizioni migliori per prendere la propria decisione avendo la possibilità di confrontare tutti i dati e potendo fare le valutazioni del caso”.

La proroga, attuata con determina del dirigente del servizio comunale preposto alle società partecipate, è al massimo di un anno, non procrastinabile. La legge impone, infatti, che i servizi afferenti al Global Service siano assegnati con gara pubblica, a meno che non si voglia percorrere un’altra strada che potrebbe portare alla costituzione di una nuova società ad hoc per eseguire questi servizi strumentali “in house”, senza quindi ricorrere al mercato per procurarseli.

È questa seconda ipotesi che la giunta intende proporre al consiglio comunale, perché confermerebbe forme di controllo che resterebbero saldamente nelle mani del Comune e, contemporaneamente, garantirebbe la tutela occupazionale che, in caso di affidamento a soggetti terzi, potrebbe essere messa in discussione. Per poter procedere su questa strada è, però, indispensabile che sussistano tutte le condizioni previste dalla legge Madia sulla riforma delle società partecipate e dal codice dei contratti pubblici per gli affidamenti in house. Dal punto di vista finanziario è necessario verificare che vi sia convenienza economica nell’affidamento dei servizi in house. Inoltre, vanno pesati gli effetti che la cessione di tali servizi ad una società in house produrrebbe su AIM.

Esaurita, quindi, l’impegnativa fase di acquisizione e determinazione di tutti gli elementi necessari a formulare i capitolati di gara o, in alternativa, ad assegnare i servizi ad una società in house, che ha impegnato in questi ultimi mesi i dirigenti comunali e quelli di AIM, è arrivato il momento per il consiglio di fare una scelta. Tale scelta deve essere ponderata ed effettuata con estremo senso di responsabilità e cognizione di causa e la proroga concessa nelle more di una determinazione in un senso o in un altro, serve proprio a questo.