La sera del 23 dicembre il Coro Amici della Montagna si è ritrovato al Bar Minerva per auguri e canto dal vivo. Una tradizione che unisce generazioni: aperta a chiunque voglia partecipare e condividere la passione per il canto popolare e corale.
La magia del Natale si è resa ancora più intensa la sera del 23 dicembre 2025 al Bar Minerva di Vicenza, dove il Coro Amici della Montagna (CAM) ha riunito i suoi numerosi componenti col presidente Gianpietro Santinon e il direttore Tranquillo Pacifico Forza per un momento conviviale e di auguri, regalando agli avventori del Minerva della stupenda Isabella, con il suo accogliente staff di collaboratrici e collaboratori, una sorpresa musicale che ha acceso la serata con note spontanee e calde. Durante l’incontro spontaneo, il coro si è esibito con alcuni brani popolari, creando un’atmosfera di festa autentica, applaudita da tutti i presenti e immortalata anche nei nostro video dal vivo che mostrano la coinvolgente energia del gruppo mentre intona, tra i tanti cantati, “Ma vardè la valle” del maestro Bepi De Marzi (video in copertina) e un altro brano regalato ai presenti (qui di seguito).
Il Coro Amici della Montagna ha una storia radicata nella tradizione vicentina e nella passione per il canto popolare. Nato nel gennaio del 1982 da un gruppo di amici amanti della montagna e dei brani popolari, il CAM rappresenta una delle realtà corali più longeve e amate della città, che, dopo aver celebrato i suoi quarant’anni di attività, punta a conservare la sua vitalità puntando a una partecipazione sempre più giovanile.
La coralità, per il CAM, non è solo esecuzione musicale: è un tessuto di relazioni, memoria e socialità. Il coro, composto da circa 26 coristi che coprono un ampio spettro di età — dai più giovani ai più esperti di quasi novant’anni — è un luogo in cui si intrecciano generazioni diverse, storie personali e un comune amore per la musica e per la comunità.
Nel corso degli anni, il CAM ha consolidato legami anche oltre i confini locali: grazie ai gemellaggi corali con gruppi di Norimberga, Annecy e Pforzheim (queste ultime due città gemellate con Vicenza), il coro ha partecipato a scambi culturali e rassegne che ne hanno arricchito repertorio e esperienza.
Ma ciò che più caratterizza il Coro Amici della Montagna è la sua vocazione popolare e la capacità di coltivare tradizioni antiche attraverso il canto, riscoprendo temi legati alla natura, alla montagna e alla vita comunitaria. Cantare per il CAM significa ritrovare il senso di socialità e identità, valori oggi più preziosi che mai.
L’appuntamento al Bar Minerva è stato un’occasione speciale per rincontrarsi, condividere storie e melodie e ribadire l’invito: chiunque ami cantare, chiunque voglia essere parte di questa esperienza collettiva e di lunga tradizione, è benvenuto a unirsi al coro. Le prove si tengono con regolarità e il CAM continua a essere uno spazio aperto a chi desidera approfondire la musica corale, ascoltare, imparare e cantare insieme.
Un canto che trascende l’evento singolo, e che nei tanti incontri, concerti e momenti spontanei — come quello vissuto al Bar Minerva — si conferma simbolo di comunità, partecipazione e festa condivisa: un modo speciale di vivere il Natale e guardare al futuro con una voce che unisce.
Se ami il canto o vuoi saperne di più, cerca il Coro Amici della Montagna qui o partecipa a una prova: la tradizione corale vicentina ti aspetta.


























