Coronavirus, anarchici a Vicenza contro la distribuzione dell’angoscia: quella di trovare Zaia sempre in tv?

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Anarchici a Vicenza: angoscia è l'arma del terrorismo
Anarchici a Vicenza: angoscia è l'arma del terrorismo

L’arma del terrorismo è la distribuzione dell’angoscia!“. Una scritta con firma degli anarchici è comparsa in centro storico a Vicenza (vicino tra l’altro al luogo in cui un passante senza mascherina è stato insultato da un’anziana) nei giorni scorsi, in piena emergenza Coronavirus, bypassando i controlli sul divieto di spostamento.

Una frase filosofica che rappresenta un atto d’accusa contro il clima di psicosi, soprattutto mediatico, instaurato per questa pandemia. E se le persone sono costrette a rimanere a casa per non trasmettere il contagio del virus, in televisione potrebbero imbattersi facilmente nell’onnipresente governatore del Veneto Luca Zaia.

Tra giravolte di dichiarazioni sul Coronavirus, dirette fiume sulle reti locali, interviste a raffica anche nelle trasmissioni nazionali e spot per far restare a casa i cittadini, Zaia dalla mattina a sera imperversa sul piccolo schermo.

L’angoscia ormai è quella di cambiare canale e trovarsi di fronte ai suoi riccioli impomatati, mentre nelle Ulss mancano le mascherine, quando invece servirebbero meno parole dei politici su una tragedia come questa.

Che poi magari a Zaia gli “scappa” un topo che mangia un cinese.

Zaia su Rai 1