Giacomo Stiffan, Coordinatore di Zona del Partito Democratico Scledense e Paolo Costa, Coordinatore di zona PD Thienese, che avevano raccolto la protesta di alcuni sindaci dell’Alto Vicentino sulla situazione della Sanità, in polemica con il presidente del consiglio regionale Ciambetti, ora tornano in un comunicato sull’argomento rispondendo in particolare a un comunicato del consigliere regionale zaiano Villanova del 14 dicembre che invitava i governatori del PD a prendere il Veneto come modello per la saità.
“Siamo la regione con più casi attivi in assoluto, 92.650 alla data in cui scriviamo con un incremento di 3.320 nuovi casi rispetto al giorno prima, nel quale 1 ogni 5 tamponi è risultato positivo. Oltre 1.000 morti solo dal primo di dicembre. Questi sono i dati che il consigliere regionale Villanova (lista Zaia) millanta ma che si guarda bene dal comunicare. Con quale faccia tosta prende in giro i Veneti sostenendo che con Zaia hanno la miglior gestione sanitaria sulla piazza quando tutti i presidenti di regione riescono a fare meglio di lui?”.
“Dopo aver cacciato il prof. Crisanti è emersa tutta l’incompetenza dell’establishment regionale: dalla miglior gestione durante la prima ondata alla maglia nera nella seconda. Unica variabile cambiata: l’addio di Crisanti – prosegue il comunicato del PD Alto Vicentino -. Intanto a Montebelluna interviene la protezione civile per stoccare i morti perché gli obitori sono pieni e i medici lanciano un appello che strappa il cuore a chiunque lo legga. Ecco, che lo legga quell’appello il Villanova: con le sue parole prende in giro le famiglie di quei morti e tutti i sanitari che stanno dando anima e corpo per gestire la crisi che Zaia non sta gestendo”.
“C’è poco da scaricare le responsabilità, il Veneto è zona gialla sulla scorta dei dati che la Regione Veneto ha fornito al governo, in particolare il dato sui posti in terapia intensiva. La sanità è regionale e Zaia ha sempre avuto mano libera da parte del governo per porre in essere regole più severe per gestire la crisi ma non l’ha voluto fare – conclude il comunicato -. Ora si prenda la responsabilità politica di qualcosa una buona volta, non può essere sempre colpa degli altri”.
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