Crisi energetica, Aduc: l’importanza delle etichette

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Uno degli sprechi energetici in famiglia è l’uso improprio degli elettrodomestici. Dai classici stand by (tv, modem, etc) a cui non ci si fa caso visti i bassi consumi quotidiani (1), ai frigoriferi con temperature ingiustificate per stagione e prodotti, alle lavatrici/asciugatrici e lavastoviglie che con cicli di lavaggio meno energivori darebbero gli stessi risultati, dall’uso dell’acqua calda durante l’igiene personale a luci lasciate inutilmente accese. Aspetti che il consumatore dovrebbe conoscere visto che gli elettrodomestici hanno etichette (2) che spiegano cosa, come e quando usarli.

Oggi, in tremenda crisi energetica, è molto più importante di prima fare attenzione a questi usi e consumi ed alle indicazioni in etichetta (2). Particolari e “minuzie” hanno più valore di prima. Non basta informarsi su voci in bolletta e offerte di fornitori dei servizi, ma calibrarli rispetto a se stessi. Fastidioso? Probabile, ma non di più rispetto a trovarsi a non avere soldi sufficienti a pagare una bolletta.

Considerazioni che valgono anche per i commercianti, per meglio informare gli acquirenti (anche in pubblicità), sì da avere meno problemi anche nell’assistenza post-vendita (3): apparecchio rispondente a convenienze ed esigenze dell’acquirente piuttosto che all’immediato maggiore guadagno (che non è detto poi non si ritorca contro).

La crisi in atto è per questo occasione per migliorare i nostri rapporti con chi ci fornisce il servizio e con gli oggetti che usiamo.

1 – che, però, in un calcolo annuale rappresentano diverse decine di euro per ogni elettrodomestico

2 – https://sosonline.aduc.it/scheda/etichette+energetiche+elettrodomestici_17106.php

3 – gli acquisti che presentano difetti di conformità devono essere aggiustati, cambiati (o rimborsati) da parte del commerciante, entro due anni dall’acquisto: https://sosonline.aduc.it/scheda/garanzia+dei+prodotti+due+anni+carico+venditore_14358.php