
Crisi aziendale aperta alla SPF Chilò di Sarcedo, azienda meccanica di proprietà della Famiglia Chilò, che ha dichiarato l’imminente chiusura dell’attività a causa di un forte indebitamento. Da giovedì 9 ottobre 2025 l’azienda è stata messa in stato di agitazione dai 58 lavoratori impiegati.
A una settimana dalla comunicazione della chiusura, persiste un totale stallo nella vertenza. La FIM CISL di Vicenza e la RSU Aziendale lamentano l’assenza di risposte chiare da parte della Ditta sulla strada che intende intraprendere.
Sarcedo, crisi SPF Chilò: un futuro incerto per 58 lavoratori
La priorità del sindacato è capire se l’azienda andrà in liquidazione o se è prevista una continuità produttiva. Questa chiarezza è indispensabile per poter agire tempestivamente a salvaguardia dei lavoratori, molti dei quali operano in azienda anche da 35 anni.
A seconda della decisione aziendale, le RSU e la FIM CISL potranno ricorrere alla Cassa integrazione straordinaria per ridurre l’impatto occupazionale della crisi, in caso di continuità, o alla Naspi in caso di liquidazione definitiva.
Il sindacato critica duramente l’atteggiamento della proprietà: “L’azienda non ha fatto proposte e non ha chiarito la situazione e questo non è in linea con la sua storia di azienda importante e che valuta la risorsa umana come fondamentale nel suo operare. Lavoratori, che hanno sempre messo il cuore nel loro lavoro quotidiano e che oggi vengono trattati come fossero numeri“.
FIM CISL e RSU continuano a sollecitare l’azienda e i tecnici che seguono la vertenza affinché forniscano risposte al più presto ai dipendenti. Al momento, lo stato di agitazione permane ed è prevista la convocazione del tavolo dell’unità di crisi della Regione Veneto per affrontare la situazione occupazionale.