Da Banca del Veneto Centrale una nuova donazione a favore del reparto di Urologia dell’Ospedale “San Bassiano” di Bassano del Grappa

270
Dr Antonio Celia con DG Mariano Bonatto e presidente Gaetano Marangoni
Dr Antonio Celia con DG Mariano Bonatto e presidente Gaetano Marangoni

Il reparto di Urologia dell’Ospedale “San Bassiano” di Bassano del Grappa, diretto dal dottor Antonio Celia – P.O. di rete,(in foto) è destinatario anche per il 2020 di un contributo da parte di Banca del Veneto Centrale, che da anni supporta il progetto “Trattamento oblativo focale del tumore renale e della prostata”. Presenti all’incontro di consegna: il primario dott. Antonio Celia, il direttore medico Tommaso Silvestri, l’urologo dott. Di Caprio dell’Ulss 7, nonché i vertici della Banca di Credito Cooperativo: il presidente Gaetano Marangoni e il direttore generale Mariano Bonatto.

“Banca del Veneto Centrale, nata dalla recente fusione tra Centroveneto Bassano Banca e RovigoBanca, intende confermare il suo tradizionale ruolo di banca del territorio, vicina alle famiglie, alle imprese e alle associazioni – commenta in un comunicato il presidente Marangoni -. L’operazione fa parte di una serie di interventi che la banca sta finanziando alle diverse Ulss dei comuni di competenza (prossimamente anche nel Padovano e in Polesine), quale segno di vicinanza alla popolazione. La vicinanza alle comunità locali di riferimento resta uno dei principi fondanti sui quali si basa la nostra quotidianità – ha sottolineato Marangoni – e fiduciosi di una prossima ripresa, vogliamo incoraggiare le giovani generazioni ad affrontare con ottimismo il repentino cambiamento in corso”.

“Il progetto in corso – spiega ancora il primario – si basa sulla crioablazione, di cui ricordiamo che nel 2007 si realizzò proprio qui a Bassano la prima laparoscopica renale, e viene ora esteso a un gruppo multicentrico nel triveneto per la ricerca e l’applicazione della tecnologia crioterapica nell’ambito delle neoplasie urologiche. L’eccellenza dell’Ospedale “San Bassiano” è dimostrata dai numeri: all’anno 200 le ablazioni renali, 84 della ghiandola prostatica, 22 le crio per il cancro alla prostata. La crioterapia congela il tessuto tumorale e grazie a una continua osservazione del paziente si evitano così drastiche operazioni chirurgiche, invasive sia per i reni che per la prostata (con rischio di incontinenza e impotenza). Un reparto che vanta di essere un fiore all’occhiello, grazie anche alla fiducia di donatori come la Banca del Veneto Centrale”.

“Sono sempre piacevolmente sorpreso dalla vicinanza delle banche locali e di istituzioni in genere – ha commentato il direttore medico Silvestri – Oggi Banca del Veneto Centrale ci onora della sua attenzione e sensibilità e questa donazione ci aiuterà a mantenere il livello di dotazioni di questo importante reparto, per la qualità delle prestazioni. Alla stessa, a nome di tutta la comunità, esprimiamo il nostro ringraziamento”.

“La nostra sensibilità per il comparto sanità ci ha già visti impegnati a sostegno delle attività di prevenzione da Covid 19 – ha dichiarato il direttore generale Bonatto – non solo con fondi alle aziende sanitarie locali, ma anche con un “grazie” a tutti gli operatori così provati per l’immane lavoro in periodo di emergenza, offrendo loro un Pack “Oggi noi per Voi”, comprendente un conto gratuito e altre condizioni particolari, quale omaggio al loro sforzo”.

“Innovazione ed evoluzione – ha spiegato Di Caprio a conclusione dell’incontro – andranno a rafforzare nello specifico le moderne metodiche ablative, come crioablazione, radiofrequenza, microonde e altre recenti tecnologie, per il trattamento del tumore del rene e della prostata: lo sforzo è notevole ma il risultato è enorme e ne beneficeranno tutti gli ospedali della Pedemontana, quindi Asiago e Santorso compresi”.