Guardare al futuro per favorire la continuità d’impresa e della famiglia. E’ il titolo dei due incontri promossi in provincia di Verona da BCC Veneta in collaborazione con Confiditer, Cesaro&Associati e EffePartners a Pescantina e a Peschiera del Garda.
“Un tema particolarmente sentito dalle imprese e in questo momento molto anche dalle Banche, soprattutto dalle BCC che lavorano a stretto contatto con gli imprenditori del territorio- ha spiegato Flavio Piva, Presidente di BCC Veneta. Accompagnare le imprese in questo passaggio delicato dalle cure dei padri a quelle dei figli è importantissimo per noi, per preservare una relazione stretta con le aziende, per garantire un ricambio nella continuità operativa, ma anche per tutelare aspetti occupazionali e di ricaduta sociale a livello locale. Su questo – ha continuato Piva – la BCC si sta impegnando per offrire tutta una serie di strumenti tecnici per la consulenza, l’affiancamento e il sostegno per una cultura aziendale solida, che sia capace di autodeterminarsi”.
Agli appuntamenti, in cui hanno relazionato Paolo Artelio, Presidente Confiditer e Franco Cesaro, Docente universitario e fondatore di Cesaro & Associaticon la moderazione di Franco Ferrarini, Senior Partner di Effepartners, erano presenti in tutto 120 imprenditori: chiaro segnale che l’argomento riscuote interesse.
“Operativamente come Banca tocchiamo con mano ogni giorno storie d’impresa e ci facciamo carico di molte problematiche insieme ai nostri imprenditori – spiega il Vicedirettore di BCC Veneta, Renato Zampieri. Delle circa 35 mila imprese familiari coinvolte in un anno in un passaggio generazionale, mediamente solo il 30% sopravvive con la seconda generazione e appena il 12% alla terza. Percentuali a livello nazionale alquanto preoccupanti. Nel Veneto l’80% delle aziende familiari non riescono a raggiungere nemmeno il terzo passaggio generazionale. La nostra iniziativa di formazione, ma anche di affiancamento e di proposta di strumenti di consulenza qualificata è quindi un ottimo veicolo di conoscenza del fenomeno e dei rischi correlati. Una presa di coscienza collettiva – rimarca Zampieri – per non trovarci tra qualche anno con problematiche difficili da gestire, anche come Banca. Se vogliamo tutelare il territorio e il lavoro in un volano virtuoso e di rete dobbiamo sapere cogliere soluzioni e proposte ed essere di supporto ai nostri imprenditori e ai manager del futuro”.