
ROMA (ITALPRESS) – La Marina Militare Italiana conferma anche nel 2025 il suo ruolo di attore globale, con ben 11 unità navali attualmente dispiegate fuori dal Mediterraneo, a testimonianza di una strategia di proiezione marittima che abbraccia Atlantico, Oceano Indiano e Indo-Pacifico. Le missioni in corso spaziano da operazioni antipirateria a programmi scientifici di rilievo, passando per esercitazioni con alleati e iniziative di cooperazione internazionale.
Gli obiettivi spaziano dal mantenimento della sicurezza delle rotte commerciali alla partecipazione a esercitazioni multinazionali e campagne scientifiche, passando per attività di formazione e cooperazione internazionale. Partendo dal Golfo di Guinea, la nave Bettica prosegue la sua attività nell’ambito dell’operazione europea Gabinia, contrastando la pirateria e garantendo la sicurezza delle rotte commerciali vitali per l’Italia e l’Europa. Oltre al ruolo militare, la Bettica è impegnata in attività di capacity building e cooperazione civile-militare con i Paesi della regione, un’area strategica per il commercio globale.
Spostandosi nell’Atlantico settentrionale, la nave oceanografica Alliance ha superato lo stretto di Gibilterra ed è diretta verso il Mar Baltico e l’Oceano Artico per condurre un programma di ricerca multidisciplinare, combinando l’expertise di militari e ricercatori civili. Queste missioni scientifiche rafforzano il ruolo della Marina italiana nella protezione degli ecosistemi marini e nella sorveglianza ambientale. Nell’ambito delle esercitazioni multinazionali, la nave anfibia San Giorgio, insieme alla Brigata Marina San Marco, ha appena concluso le manovre ORION e MARFIBEX ed è ora impegnata in CATAMARAN 25 a Brest, Francia.
Questa attività è parte della più ampia esercitazione POLARIS 25, guidata dalla Francia, che simula operazioni anfibie e di proiezione di forza, dimostrando le capacità operative della Marina Militare italiana e la sua integrazione nei gruppi navali multinazionali. Sul fronte della formazione, la storica barca a vela Corsaro II attraversa l’Atlantico diretta verso il Portogallo, per una nuova campagna d’istruzione rivolta ai giovani cadetti, che unisce tradizione marinaresca e preparazione alle sfide moderne della navigazione.
Un altro protagonista è la nave Giovanni delle Bande Nere, il più avanzato Multi Purpose Combat Ship italiano, che ha da poco preso parte all’esercitazione NATO Formidable Shield 25 nel Nord Atlantico, a Lisbona, rappresentando l’eccellenza tecnologica italiana nel campo della difesa missilistica integrata. Nel vasto scenario dell’Indo-Pacifico, la fregata Marceglia ha completato una significativa campagna operativa che ha toccato il Giappone e si è ora fermata a Mumbai, consolidando i rapporti marittimi con l’India e rafforzando la presenza europea in un’area cruciale per l’equilibrio geopolitico globale.
Nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, le operazioni antipirateria proseguono con il cacciatorpediniere Doria, nell’ambito della missione europea Aspides, e con la fregata Rizzo, flagship dell’operazione Atalanta dell’Unione Europea. Entrambe contribuiscono a proteggere una delle rotte marittime più importanti e vulnerabili del pianeta. Sul versante della stabilizzazione internazionale, nel Sinai operano i pattugliatori Esploratore, Vedetta e Staffetta, sotto il comando del COMGRUPNAVCOST 10, nell’ambito della missione ONU MFO, un impegno ininterrotto da oltre 40 anni per mantenere la pace e la sicurezza nella regione. Queste operazioni italiane si inseriscono in un più ampio contesto di crescente attenzione globale verso le rotte marittime strategiche e la sicurezza degli oceani. La NATO ha recentemente rafforzato la sua presenza nel Nord Atlantico e nel Mar Baltico, con nuove esercitazioni e dispiegamenti per contrastare potenziali minacce. Allo stesso tempo, la collaborazione tra Unione Europea e paesi dell’Indo-Pacifico si sta intensificando, anche attraverso partnership navali volte a garantire la libertà di navigazione e la lotta alla pirateria.
Sul fronte tecnologico, l’Italia sta investendo notevolmente nel potenziamento delle sue unità navali con piattaforme avanzate come la Giovanni delle Bande Nere, parte di un programma che punta all’integrazione di sistemi di difesa anti-missile e capacità multi-missione, per rispondere a scenari operativi sempre più complessi.
– foto IPA Agency –
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