Lucio Zaltron da Vicenza a Roma a piedi: l’incredibile viaggio (Parte 3)

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Lucio Zaltron arriva in Vaticano dopo viaggio a piedi da Vicenza a Roma
Lucio Zaltron arriva in Vaticano dopo viaggio a piedi da Vicenza a Roma

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Nuova meravigliosa giornata iniziata con nuove pennellate d’autore a San Gimignano che si sono protratte fino a Colle Val D’Elsa accompagnate dal suono dei miei piedi e dal battito del mio cuore. Nella valle purtroppo tutto è svanito … traffico assordante e puzzolente e una architettura imbarazzante. Quasi in apnea, il signor Silenzio mi ha riportato dove il verde domina e nel suo orizzonte, Monteriggioni appare come in un sogno.
P.S. : E come dice il saggio …”Chi va di fretta… • non pensa, imita • non sceglie, si adegua • non respira, sta in apnea • non cambia, ripete • non si fa domande, obbedisce • non si guarda dentro, ma solo fuori • non si nutre, ingoia • non ama, ha paura”.

Altra giornata molto particolare in un paesaggio punteggiato di casali e castelli turriti. Attraversando crinali con boschi di lecci miscelate con rassicuranti querce e campagna dalla rossa terra con sfumature di bruno e viola.
Giornata percorsa praticamente in solitaria con il pensiero rivolto a persone care defunte … mio Padre in primis, alla mia Amica Stefania detta la Secca e al mio fedele Bibo … e siccome nulla avviene per caso… alle 12.00 il mio Amico Sandro mi ha chiamato per aggiungere alla lista anche suo padre Livio … incredibile !
P.S. : E come disse un famoso toscano
…”Iniziare un nuovo cammino spaventa sempre , ma dopo ogni passo che percorri, ti renderai conto di quanto sarebbe stato pericoloso restare fermi.”

Un’insolita alba ha riservato la sorpresa della visita dell’amica Nebbia che non il suo umido mantello ha avvolto Siena. La giornata è poi proseguita piacevolmente, più o meno in solitaria, lungo i dolci crinali senesi punteggiati dai tanti esclamativi cipressi e le morbide accoglienti pianure.
“Veloce come un treno” sono giunto in gran forma alla fine della tappa prevista dove l’accoglienza del centro Cresti è stata piacevolmente insolita.
P.S. : Cinquecento son ormai passati
in diciotto giorni ben camminati
Ne restan oltre duecento
per andar veloci come il vento
senza però dimenticare
il piacere di vedere, toccare,
ascoltare, annusare e gustare
ciò che ogni giorno ci vorrà donare.

Oggi l’alba è stata perfetta ! Dopo la serata enogastro-comunitaria di ieri, il passo odierno é stato un po’ faticoso anche perché l’avvicinamento a San Quirico è sembrato non finire mai … le colline della Val d’Orcia gli girano magicamente intorno come per proteggerlo con la sensazione di essere come in una ragnatela con un ragno nell’apparenza gentile al centro, pronto ad accogliere distinguendo gli ospiti graditi dagli intrusi…
P.S. : La dimensione dell’eterno vive in noi con un potere che si alimenta alla Fonte lacerando la ragnatela del tempo del nostro orologio.
Lì è la nostra forza.

Fantastica tappa in una giornata nata con il sole che sovrastava le nebbie delle valli. Poi un vento fresco con nuvole, a volte grigie, in aiuto per spingermi verso la meta raggiunta, non prima di aver fatto felice i miei piedi in quel di Bagno Vignoni, con l’aiuto del fato rombante per una comoda salita a Radicofani.
P.S. : La vigna ha via via lasciato il posto ad altre culture meno gustose e anche il cinguettio è diventato raro … frequenti gli spari dei fucili dei cacciatori a disturbare un silenzio profumato di mosto.

Di nome e di fatto. Giornata iniziata avvolto nella nebbia a Radicofani e conclusa con una pioggia convinta a Acquapendente. Accolto e asciugato nel convento dei Cappuccini del ‘500 arroccato nel perimetro del paese, ho avuto il privilegio di ascoltare il temporale e osservare il veloce movimento delle nuvole in un contesto molto suggestivo … nella cella di chissà chi … fino all’estasi per uno straordinario commovente arcobaleno. P.S. : Come si fa a non amare la pioggia se poi ti regala anche l’arcobaleno che rende bello ogni tuo pensiero?

Come definire questa tappa ? Non trovo la parola giusta per una giornata nata nella nebbia dopo un memorabile arcobaleno e tramonto di ieri. Panorama quindi cortissimo per la metà del Cammino e poi pioggia, vento, sole, ancora pioggia e poi il sole nel lungo orizzonte del lago ! L’amico Meteo oggi ha esibito tutto il suo campionario e anche ie mie papille hanno apprezzato fichi, uva, mele e noci che mi hanno chiesto con insistenza la loro raccolta …
P.S. : La nebbia avvolge ogni cosa;
tutto è coperto da un velo;
un’aria c’è misteriosa
sospesa fra terra e cielo.
E vanno lievi i Pellegrini
nascosti dentro la bruma
figure vaghe, sognanti come bambini
in quei vapori di spuma…

Sole, sole e ancora sole in una giornata fresca e ventilata alla perfezione per salire dolcemente verso “est,est,est” con infinite distese di ciclamini nei boschi attraversati e saltuarie vedute incorniciate del lago.
Insomma ancora tanta bellezza da gustare lentamente nelle alture dei monti Volsini e le ombrose foreste del parco di Turona !
P.S. : Trovata la lampada di Aladino nella chiesa di Santa Cristina a Bolsena, tre desideri si son avverati: solo100 km mancano ancora dalla città eterna, ancora una abbondante scorta di bellezza per compensare le inevitabili future bruttezze e ovviamente un fresco bicchiere di est,est,est.

Nulla accade per caso ! Giornata iniziata alla grande con una meravigliosa alba lungo il selciato imperiale della via Cassia. Tutta discesa verso Viterbo fino ad un sottopasso ferroviario il cui passaggio ha imposto una immersione nella melma … da quel momento in poi “il brutto” mi ha accompagnato fino a Viterbo in una periferia da dimenticare. Anche il centro storico della città assediato dal “brutto” contaminato ormai da troppi negativi aspetti come ormai avviene in tutte le città. Tutto ciò mi ha condizionato fino al punto di decidere di ripartire verso Vetralla in pullman per ritrovare quello che la Francigena mi ha abituato … ma anche Vetralla non ha meritato alcun fermo immagine. Purtroppo.  P.S. : Attribuire alla Natura l’attributo del Bello è scontato. Non altrettanto si può dire per l’umanità nelle sue espressioni infelici di certe civiltà. Come la nostra per esempio!

Il tramonto di ieri sera ha rassenerato ogni grigio pensiero e l’alba di quest’oggi mi ha accompagnato sereno nella natura della Francigena fra querce, noccioli, noccioli e ancora noccioli fino al Borgo di Capranica. Borgo con un passato forse importante
ma con un presente di sicuro imbarazzante…
Il Cammino per fortuna mi ha riportato in un nuovo fitto bosco dove il suono rilassante di un torrente ha stimolato il mio veloce passo fino in quel di Sutri. Sito di antica straordinaria bellezza ma anch’esso minato dal solito presente fatto di tanta incuria e bruttezza.
P.S. : Fiumi di inutili parole
torrenti di eventi
insediano le menti della genti
rendendole impotenti, sterili e incoscienti
come salici piangenti
in mezzo al turbine dei venti …

Giornata bagnata, giornata fortunata ?
L’alba oggi ha versato le sue abbondanti lacrime ma il Cammino è poi proseguito con sprazzi di sole e gradevole venticello per una tappa in solitaria nella quale ho dovuto trattenere lo stato di grazia delle mie gambe.
Non altrettanto appagante è stato per i miei occhi … solita incuria e degrado anche in lunghi tratti dei sentieri per un calpestio su residui di cantieri e non solo. E poi ancora le culture intensive di noccioli, i campi da golf e tanta recinzione che genera una sensazione poco piacevole se non per rarissimi posti in cui la natura è protagonista anche se confinata.
P.S. : Guarda sempre in alto per un orizzonte pulito e sconfinato nel quale la tua fantasia e serenità possono trovare la giusta dimensione; evita lo sguardo in basso se non per evitare qualche ostacolo che condiziona non solo il tuo presente. Guarda dritto ma non troppo perché la noia sarà altrimenti inevitabile nei suoi confini.

Ultima tappa. La più difficile, la più impegnativa, la più…Partito come al solito alle prime luci di una giornata splendida, le mie gambe hanno deciso per una andatura veloce grazie anche ad un fresco favorevole vento e segnalazioni importanti che mi hanno indicato la giusta direzione…
Solita incuria e degrado nei centri abitati e una Natura sempre più confinata come in uno zoo, con la percezione che tutto ciò che incontri sia attratto e al servizio della Capitale lasciando alla periferia ciò che desidera… P.S. : I pensieri che ho scritto non sono nulla di più che una traccia nella sabbia: si vede la strada che ho preso ma per sapere che cosa ho sentito durante il Cammino dovreste ascoltare il mio cuore.

Cosa dire se non, ancora, che le cose non capitano mai per caso ! Altra giornata indimenticabile per una serie di coincidenze incredibili aiutate anche da un meteo perfetto. Arrivato di nuovo in piazza di San Pietro per la formalizzazione del Testimonium, ho avuto il piacere di incrociare lo sguardo del Papa e poi, grazie all’incontro con l’Arcivescovo Emery Kabongo (segretario particolare del Papa Giovanni Paolo II), ho
goduto del privilegio della visita da lui illustrata della basilica e in particolare della tomba di San Pietro.Emozioni che pensavo di saper ben gestire … ma che invece rimarranno indelebili nella mia memoria così come il lungo e confidenziale colloquio avuto con Emery.
Il dì è poi proseguito da ubriaco stordito per le tante bellezze e troppa confusione di Roma accompagnato dal pensiero del mio desiderato ritorno a casa di domani per abbracciare finalmente mio figlio Luca e mia moglie Rossella !
P.S. : Oggi non ho incontrato Francesco perché troppo impegnato nella pubblica udienza (Lui). Ammetto che mi sarebbe piaciuto scambiare due parole, un abbraccio e fargli dono di una mia lacrima sulla sua spalla. Mi dispiace perché ha perso una buona occasione … !