Dall’ospedale a casa con il morto sbagliato, ‘scambio’ di defunti a Catania

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Biancavilla

Scambio di salme all’ospedale di Biancavilla, nel Catanese, dove una famiglia si è vista recapitare la bara con all’interno il corpo di un’altra persona.

L’episodio, che ha dell’incredibile, è avvenuto martedì scorso quando, secondo quanto ricostruisce il quotidiano La Sicilia, i cadaveri di due uomini, morti nel nosocomio nelle stesse ore, si trovavano l’uno accanto all’altro nella sala mortuaria in attesa di essere riconsegnati ai parenti. Quando per una delle due salme è arrivato il nullaosta gli addetti dell’agenzia delle pompe funebri l’hanno sistemata nella bara: vestita con gli abiti dati dalla famiglia, che a casa attendeva il proprio caro per l’ultimo saluto. Quello che, però, è stato loro consegnato era il morto sbagliato.

Sulla vicenda è intervenuta la Federazione provinciale del Partito democratico di Catania, esprimendo “preoccupazione e sconcerto”. Per il segretario provinciale, Giuseppe Pappalardo, si tratta di “un fatto estremamente grave  che colpisce nel profondo la dignità delle persone e delle famiglie coinvolte.

È inaccettabile che in una struttura sanitaria pubblica possano verificarsi errori del genere, soprattutto in un contesto in cui il rispetto del defunto e il sostegno ai parenti dovrebbero rappresentare una priorità assoluta”. Da qui la richiesta all’Azienda sanitaria provinciale di Catani di una immediata “verifica interna rigorosa”. “Individui le responsabilità e metta in campo tutte le misure necessarie affinché episodi simili non possano più ripetersi”, dice il dem.

A stretto giro arriva, però, la replica dell’ospedale di Biancavilla, per il quale la consegna dei defunti è avvenuta “nel pieno rispetto delle procedure vigenti”. “Le salme sono state regolarmente riconsegnate ai familiari e agli aventi diritto, nel pieno rispetto delle procedure previste e delle normative vigenti”, precisa il nosocomio, sottolineando che “sono stati scrupolosamente applicati tutti i protocolli, documentando puntualmente ogni fase dell’iter. Eventuali disguidi o problematiche emerse successivamente alla riconsegna non possono pertanto essere attribuiti all’ospedale”, che ribadisce di “non avere alcuna responsabilità in merito all’accaduto”.

La Direzione medica del presidio ha comunque fornito “un contributo operativo rilevante, collaborando attivamente all’individuazione e alla ricostruzione dell’accaduto e mettendo a disposizione ogni elemento utile alle verifiche”.

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